Recensione PlayStation 4
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Titolo del gioco:
Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection
Anno di uscita:
2022
Genere:
Arcade / Retro / Collection
Sviluppatore:
Digital Eclipse
Produttore:
Konami
Distributore:
PlayStation Store
Multiplayer:
In locale o online (a seconda del titolo)
Localizzazione:
Parziale
Requisiti minimi:
Console della famiglia PlayStation 4 (PS4, PS4 Pro), PlayStation 5 - una connessione a Banda Larga - un account PlayStation Network - un abbonamento al PlayStation Plus (Essential, Extra o Premium) per il multigiocatore - 9 GB spazio libero su disco - Prezzo: €39,99
Box
  • Ecco i quattro tartarugoni in tutto il loro splendore.
  • Il men&ugrave; principale.
  • Una pagina della Guida Strategica: ci sono parecchi suggerimenti utili.
  • Sfogliamo un po' di fumetti? Purtroppo ci sono solo le copertine...
  • Il men&ugrave; di selezione dei giochi.
  • Questo gioco &egrave; ancora molto interessante nonostate i quasi 30 anni di et&agrave;.
  • Voglio quella pizza!
  • E andiamo a spasso per le fogne...
  • Questo gioco mi deluse tantissimo all'epoca (lo provai su Amiga) e ad oggi non &egrave; migliorato...
  • Su NES non c'erano tantissimi picchiaduro...
  • Probabilmente il titolo pi&ugrave; riuscito sulle TMNT all'epoca.
  • Il picchiaduro nella sua migliore versione - il ch&eacute; non &egrave; comunque eccellente.
  • Il primo Arcade non si scorda mai.
  • Il top della generazione NES.
  • Una delle key art ufficiali del gioco.
Redattore: Tommaso 'Tatsumaki' Alisonno
Pubblicato il: 08-09-2022
Ma quanti giochi sono usciti con le TMNT? Risposta: almeno 13, pizza più, pizza meno...

Ninja, Mutanti, botte e pizza sono un quartetto micidiale, come micidiale è il quartetto di Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo: ovviamente non parliamo degli artisti rinascimentali [anche se in rete c'è una Rap-Battle che...] ma dei tartarugoni che ne hanno ricevuto il nome dal loro maestro Splinter e se non sapete di chi stiamo parlando forse siete nella recensione sbagliata. Sulle TMNT sono stati realizzati negli anni decine di giochi, a molti dei quali più di un saltuario omaggio è arrivato dal recente Shredder's Revenge [da noi recensito QUI]. Konami, in collaborazione con Nickelodeon, ha dunque pensato bene di rispolverare una dozzina abbondante (13 in verità) di giochi che sin dai primordi hanno omaggiato i quattro mangiapizza sulle piattaforme NES, SNES, Mega Drive [o Genesis che dir si voglia], Game Boy, nonché alcuni Coin-Op da sala.

Intendiamoci: il lavoro svolto da Digital Eclipse è sostanzialmente di Emulazione: l'hardware originale, molto inferiore a quello della macchine moderne, viene replicato via software in modo che le ROM possano girare col minimo dell'ottimizzazione esterna. D'altronde la stessa lista dei giochi presenti non lascia spazio a sorprese:


  • Teenage Mutant Ninja Turtles – Coin-Op
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time – Coin-Op
  • Teenage Mutant Ninja Turtles IV: Turtles in Time – SNES
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: Torunament Fighters – SNES
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: The Hyperstone Heist – Mega Drive
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters – Mega Drive
  • Teenage Mutant Ninja Turtles – NES
  • Teenage Mutant Ninja Turtles II: The Arcade Game – NES
  • Teenage Mutant Ninja Turtles III: The Manhattan Project – NES
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters – NES
  • Teenage Mutant Ninja Turtles: Fall of the Foot Clan – Game Boy
  • Teenage Mutant Ninja Turtles II: Back from the Sewers – Game Boy
  • Teenage Mutant Ninja Turtles III: Radical Rescue – Game Boy

Com'è facile evincere dalla lista, alcuni titoli compaiono in più di una versione; se talvolta le differenze sono sostanziali, come nel caso di Tournament Fighters, altre volte sono più marginali, come per esempio nei due Turtles in Time e in The Hyperstone Heist (che rimischia un po' i livelli ma è per tanti versi molto simile). Questo assottiglia un po' la lista, naturalmente – a che pro giocare la versione più “poor” di un gioco se è disponibile quella più “cool”? – per chi all'epoca ha amato una specifica versione sarà lieto di trovarla invariata. In più, ogni singolo gioco è presente nelle due versioni USA e JAP: a monte di una differente lingua per i sottotitoli, i giochi a volte presentano infatti differenze minori sparse qua e là, oppure livelli differenti di censura [per esempio, nell'abbigliamento di una lottatrice in Tournament Fighters, che in Giappone si intitola Mutant Warriors].

Il livello tecnico dell'emulazione è in generale buono, o comunque fedele all'originale: i giochi sono, beh... “come ce li ricordavamo” [anche se a volte il ricordo può essere un po' offuscato], annessi e connessi tutti i limiti legati alle macchine del tempo. Non parliamo solo di bassa risoluzione, anche perché per contrastare quella ci sono i filtri appositi, ma piuttosto di rognosità e imprecisione dei comandi o delle hitbox, di limiti al numero di sprite su schermo e di glitch di sfarfallamento nelle situazioni più concitate: qualcosa insomma su cui all'epoca passavamo sopra senza troppi pensieri e che ai giorni d'oggi fa storcere un po' il naso, e che se affrontati avrebbero trasformato una “semplice collection” in una vera e propria remaster.