Recensione PlayStation 4
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Titolo del gioco:
God of War
Anno di uscita:
2018
Genere:
Action/Adventure - Free Roaming
Sviluppatore:
Santa Monica Studio
Produttore:
Sony Interactive Entertainment Europe
Distributore:
Sony Interactive Entertainment Italia
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Requisiti minimi:
Console della famiglia Playstation 4 (PS4, PS4 Pro) - una connessione a banda larga per la versione digital delivery - 43 GB di spazio su Hard-Disk - Prezzo: €69,99
Box
  • La lezione di un padre severo; Kratos avr&agrave; non pochi problemi ad esternare i suoi sentimenti
  • Il primo boss non si scorda mai
  • Prendiamo la mira per lanciare il Leviatano
  • Un momento di pace tra i boschi di una misteriosa strega
  • Chi meglio di un fabbro nano pu&ograve; creare e potenziare le nostre armature?
  • `E doloroso mantenere la parola data...
  • A tu per tu col serpente che cinge il mondo
  • Il saggio Mimir avr&agrave; tante cose da raccontare
  • Prima di affrontare un drago &egrave; bene concordare un piano
  • Ecco: me l'hanno fatto inca**are...
  • Artwork preparatori
  • Continuano le esplorazioni nel freddo Nord
Redattore: Tommaso 'Tatsumaki' Alisonno
Pubblicato il: 10-05-2018
L’epopea di Kratos – e suo figlio Atreus – nel mito nordico raccontata da Sony Santa Monica.
...RAGAZZO....

Nel silenzio della fitta foresta nordica, un uomo barbuto dall’aria triste prepara la pira funebre per la defunta moglie abbattendo gli alberi da lei stessa scelti con l’ascia ereditata; un ragazzino, suo figlio, lo aiuta come può con gli occhi arrossati dalle lacrime. Un normale, seppur triste, spaccato di vita vichinga? No, perché l’uomo ha una forza prodigiosa, tale da permettergli di sollevare i tronchi come se fossero fuscelli, l’ascia è un artefatto magico che ritorna in mano al padrone ogni volta che viene lanciato ed anche l’arco del ragazzino, il giovane Atreus, ha proprietà eccezionali. Ma soprattutto, la cosa inconsueta è che l’uomo viene da lontano, molto lontano, ed il suo nome è Kratos.

 

God of War [GoW da ora] è ovviamente un nome che risveglia enormi ricordi ai fan di vecchia seppur non vecchissima data di casa Sony, un brand che affonda le sue radici su PS2, ha avuto ramificazioni su PSP, e ha esteso la sua vetta su PS3: un totale di sei titoli, tra trilogia “ufficiale” e spin-off “prequel” che sembrava aver ormai concluso il racconto delle imprese del “Fantasma di Sparta”.

…fino ad oggi, col ritorno di Kratos sulle scene in questa inedita versione invecchiata e barbuta, nonché scevra delle sue inseparabili Lame del Chaos. Quello che è accaduto al personaggio tra la conclusione di GoWIII e questa nuova storia non ci è dato saperlo ma a conti fatti non sembra importante all’inizio della vicenda, quando padre e figlio partono alla volta della vetta più alta di tutti i mondi per spargere le ceneri della defunta moglie e madre. Un artifizio come un altro per permettere ai neofiti di avvicinarsi al gioco? Forse: dopotutto il titolo è tornato ad essere God of War senza nessun altro numero o sottotitolo…

IL MIO KRATOS È DIFFERENTE

A prescindere da queste considerazioni, gran parte del concept alla base del gioco ricalca la tipologia di cui la serie ha sempre fatto parte, quella ossia dell’action-arcade incentrato sul combattimento, l’esplorazione e la risoluzione di occasionali enigmi, tra i quali non pochi legati al raggiungimento di tesori o aree segrete. Le differenze però ci sono, e sono parecchie a partire dal sistema di inquadrature e combattimento: dimenticatevi (sempre se le avete conosciute) le telecamere fisse e le vorticanti combinazioni volanti delle Lame del Chaos e preparatevi ad un sistema in semisoggettiva che per certi versi strizza l’occhio ai Souls-Like.

 

Kratos inizialmente sarà infatti armato, come s’è detto, dell’ascia ereditata dalla moglie, un artefatto denominato Leviatano [in realtà un mostro della mitologia mediorientale, N.d.A.] che può essere lanciato e richiamato nella mano del protagonista, oltre che naturalmente essere utilizzato nel corpo a corpo; a quest’arma si abbina uno scudo il quale, pur non avendo un nome specifico, possiede comunque abilità eccezionali essendo in grado di ripiegarsi intorno a se stesso per non impacciare i movimenti. Non vorremmo farvi spoiler, ma aggiungiamo che intorno a metà della vicenda si renderà disponibile anche un'altra arma. La forza prodigiosa di Kratos gli permette inoltre di combattere anche a mani nude, sferrando cazzotti che di norma infliggono danni minori rispetto al Leviatano ma che possono stordire più facilmente i nemici o spingerli giù dai dirupi. Un’apposita barra indicherà inoltre il suo status di “furia”: quando questa sarà oltre una certa soglia il protagonista potrà attivare lo status di “Ira di Sparta” che gli darà una temporanea invulnerabilità e un incremento esponenziale dei danni a mani nude.

RAGAZZO, QUI!

A supporto di Kratos ci sarà il figlio Atreus che, a comando, potrà scoccare frecce dal suo arco, denominato Artiglio, per danneggiare o anche solo distrarre i nemici. Sul ruolo di Atreus sono importanti due precisazioni: la prima è che Kratos non sarà tenuto a fargli “da balia”. Certo, non mancheranno le situazioni di trama in cui il ragazzo si ficcherà in qualche guaio, occasionalmente i due protagonisti saranno temporaneamente separati ed anche in battaglia talvolta qualche nemico lo afferrerà impedendogli di intervenire, ma al di là di questi episodi in generale il fanciullo saprà badare a se stesso e soprattutto non rischierà mai di morire.

La seconda considerazione è relativa all’effettiva utilità del ragazzo in battaglia che sarà tutt’altro che marginale. Come s’è detto e ripetuto, questo nuovo Kratos non può falcidiare nemici vorticando sin da subito all'interno di un vortice di morte di sei metri di diametro; inoltre, l’inquadratura in semisoggettiva preclude alla vista gran parte del campo di battaglia. Se ci aggiungete che i nemici avranno la tendenza ad attaccare da tutti i lati capite che, beh… una mano d’aiuto farà proprio comodo al barbuto energumeno.

 

Durante la vicenda non mancheranno inoltre le occasioni per sbloccare e potenziare capacità belliche della dinamica coppia: Leviatano ed Artiglio potranno essere potenziati, nuove armature, pomi, faretre, tipi di frecce, gemme ed incantesimi potranno essere equipaggiate per fornire svariati bonus e, ultima ma non meno importante, l’esperienza accumulata dal duo nel corso delle loro avventure potrà essere spesa per sbloccare nuove abilità e combo. Se dunque all’inizio della vicenda Atreus sarà debole e inesperto, man mano che si esplorano i mondi norreni il ragazzo diverrà un valido alleato su cui Kratos potrà veramente contare.


(PIÙ DI) UN MONDO DA ESPLORARE

Un’altra sostanziale differenza che intercorre tra i precedenti GoW e questo nuovo capitolo è l’introduzione di una massiccia dose di backtracking e free-roaming. Intendiamoci: non siamo al cospetto di un vero e proprio Open World e non potrete girovagare liberamente per il mondo infischiandovene totalmente della quest principale. È però vero che dal “percorso principale” si dirameranno un numero piuttosto cospicuo di strade secondarie e zone più o meno segrete che potrete decidere di affrontare o meno, oppure di “tenere da parte per dopo”: questo perché la trama principale, che pure si snoda attraverso un percorso strettamente lineare, vi porterà sovente a ritornare sui vostri passi per accedere a zone, regioni e mondi prima preclusi, sbloccando nel contempo nuove zone segrete.

 

Al canonico concept di “raggiungi l’area successiva – sconfiggi i nemici – risolvi gli enigmi – ripeti” si affianca dunque una componente esplorativa piuttosto massiccia in cui Kratos e Atreus avranno modo di percorrere trame e sotto-trame, nonché conoscere nuovi personaggi o approfondire il rapporto con quelli noti, ma soprattutto accumulare ulteriore esperienza ed ottenere nuovo equipaggiamento. Non mancheranno inoltre zone che, pur essendo raggiungibili, saranno sconsigliabili da affrontare in quanto popolate di nemici molto forti, forse anche troppo per la dotazione dei nostri due eroi. Aggiungete una buona quintalata di oggetti collezionabili nascosti, shakerate il tutto e avrete un’idea della struttura di gioco.