In una società sempre più centrata su corsa, carriera e sul consumare il più possibile diventa sempre più difficile fermarsi e ascoltare la propria coscienza e riflettere sulla vita. Stanno arrivando le festività natalizie le quali, paradossalmente, incrementano il consumismo e la corsa sfrenata ai regali. Ogni tanto dovremmo fermarci e stare in silenzio, ascoltando quello che l'animo vuole dirci.
Abbiamo iniziato in questo modo non soltanto perché ognuno di noi dovrebbe farlo, ma perché vogliamo parlarvi del gioco d'esordio dello sviluppatore spagnolo Piccolo Studio che il 3 dicembre 2019 ha lanciato sul mercato Arise: A Simple Story. Il motivo è che questa produzione si avvicina a quei titoli che vogliono proporre qualcosa, toccando la coscienza dei giocatori che hanno la fortuna di amare un media così forte come i videogiochi. Jourrney, Shadow of the Colossus, The Last Guardian e in parte lo stesso Vane sono un esempio di come alcuni sviluppatori vogliono trasmettere significati profondi attraverso le immagini e la musica senza far proferire alcuna parola.
Arise: A Simply Story vuole farci un vivere un viaggio di un uomo anziano, facente parte di una tribù, che ripercorre l'intero arco della sua vita dopo la morte. Un viaggio dove vivremo con lui gioia e felicità, dolori e momenti difficili, il tutto connesso da una sola cosa: vivere la vita in funzione dell'Amore che è in grado di dare senso a quello che siamo e a quello che facciamo.
Dopo la sequenza che vede la nostra morte, ci risvegliamo in un paesaggio bianco e collinare dove in lontananza vediamo una specie di sfera luminosa che, probabilmente, indica la nostra meta. Prima di raggiungerla, però, dovremo affrontare i ricordi della nostra vita che ci vedrà partire dall'infanzia fino a giungere alla vecchiaia. Un viaggio intenso attraverso 10 livelli, ognuno dei quali identificato con una sola parola. Da qui impareremo le meccaniche di gameplay volte a superare gli ostacoli in fasi prettamente platform legate alla gestione del tempo che potremo mandare liberamente avanti e indietro.
Avremo davanti a noi uno scenario da controllare dal punto di vista temporale, in modo da poter proseguire riuscendo a incastrare alcuni elementi necessari per superare quell'ostacolo o quel determinato enigma. Niente di complicato, anche perché il fulcro di tutto è la storia ma non mancheranno alcuni punti più difficili da superare se non con un po' di trial & error. Una volta compreso come fare sarà decisamente più semplice proseguire.
In alcuni punti dovremo far uso del nostro fido rampino che avrà più di uno scopo, soprattutto più avanti nella storia. In altre occasioni dovremo arrampicarci per arrivare in cima o magari per trovare alcuni punti segreti.
Ogni livello rappresenta un particolare momento della vita dell'anziano e andrà esplorato per bene, non solo per proseguire con la storia, ma per trovare i ricordi al suo interno. Questi fungono da collezionabili e non sono determinanti per arrivare alla fine, ma di certo aiutano a comprendere maggiormente la storia. Anche in questo caso si tratta solo di immagini lasciate alla nostra interpretazione. Buona parte di questi ricordi è nascosta, per cui andrà fatta qualche deviazione nel tentativo di trovarli tutti.
Come scritto in precedenza non mancheranno alcuni punti in cui si morirà più volte per capire come superarli. Il più delle volte si sbaglia per motivi di prospettiva; il fatto è che i livelli sono costruiti per essere esplorati senza poter muovere la camera come vogliamo noi. Potremo agire solo, e non sempre, verticalmente. Questo comunque non inficia assolutamente l'esperienza di gioco, ma la prospettiva non sarà sempre di aiuto con cadute nel vuoto prima di capire la giusta direzione di salto da far eseguire al nostro anziano.
Ogni livello è inframezzato da cutscene ben realizzate che mostrano lo stato d'animo del nostro protagonista alle prese con i ricordi che ripercorrono tutta la sua vita. Una colonna sonora incalzante che enfatizza molto bene ogni momento, di felicità e di difficoltà, in grado di farci cambiare espressione toccando quei sentimenti che non sempre riusciamo ad “attivare” durante la nostra vita quotidiana. Questo accade sopratutto nella seconda parte del gioco, dove gli sviluppatori spagnoli sono riusciti a stravolgere la trama mostrandoci, nello stesso momento, la bellezza e la durezza della vita.
Per essere il titolo d'esordio, Piccolo Studio ha saputo tirare fuori dall'Unreal Engine immagini belle e fortemente emotive senza sfoggiare una grafica complessa. Anzi, come la storia che ci ha voluto raccontare, lo sviluppatore spagnolo ha sfruttato il motore grafico per offrirci uno scenario senza texture complesse o una grande profondità di campo. Un mondo semplice, ma allo stesso pieno di effetti di luce realizzati molto bene e con un'ottima pulizia grafica. Il controllo del tempo, agendo con la levetta destra, rende bene e non abbiamo mai avuto la sensazione di perderci o di non sapere cosa fare.
Creare interi livelli, sensibili alla modifica del tempo, e allo stesso tempo (passateci due volte il termine... -NdR) far combaciare gli elementi dello scenario per superare ostacoli ed enigmi ambientali non sarà stato di certo facile. Dal punto di vista progettuale si vede che il team di sviluppo ha avuto le idee chiare, in grado di trasmetterle visivamente con forza.
Anche se i testi a schermo sono ridotti all'osso, Arise: A Simple Story è localizzato in italiano sia nei menu di gioco, che nell'interfaccia che nei testi a schermo. La longevità si attesta tra le 6 e le 10 ore in base a come vorremo percorrere l'esperienza, in maniera diretta o cercando di prendere tutti i collezionabili. La parte del leone la fa la colonna sonora realizzata magistralmente dall'inizio alla fine, in grado di farci sentire al centro di quest'esperienza visiva ed emotiva.
Per chi possiede un secondo Pad (DualShock 4 nel nostro caso), sarà possibile giocare in una speciale modalità cooperativa in locale dove un giocatore guiderà l'anziano, mentre l'altro agirà sul tempo per affrontare ogni difficoltà e insidia.
Il viaggio di Arise: A Simple Story è composto da 34 trofei, suddivisi in 21 di Bronzo, 7 d'Argento, 5 d'Oro e l'agognato Platino. Per ottenerli tutti non basterà terminare i livelli e ottenere tutti i collezionabili, servirà anche soddisfare alcune richieste un po' particolari. Niente di difficoltoso, ma per completare al massimo il titolo Piccolo Studio servirà un po di olio di gomito e qualche trial & error.
Arise: A Simple Story è disponibile anche per i possessori di Xbox One e PC tramite l'Epic Games Store.
Come si dice: “c'è sempre la luce in fondo al tunnel”... e Arise: A Simple Story ce lo insegna apertamente, facendoci al contempo piombare nell'oscurità affrontando le nostre stesse paure, i nostri stessi dolori e le nostre stesse debolezze. Alla fine qualcosa ci dice di non mollare... di andare avanti e di continuare anche quando non sembra avere più senso. Ripercorrendo la vita capiremo che quanto di bello e prezioso avremo fatto ognuno di noi, ed è qui che il senso della morte acquisisce un valore più grande, perché se compiangiamo i nostri defunti, probabilmente loro ci stanno aspettando da qualche parte nell'aldilà guidandoci per poi ricongiungerci con loro chiudendo il quadro di una vita veramente vissuta.
Modus Operandi:
Abbiamo vissuto emotivamente e con il cuore il viaggio del nostro Anziano per tutta la durata della sua vita, grazie ad un codice datoci dagli sviluppatori tramite Premier.