Recensione PC
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Titolo del gioco:
Deliver Us The Moon
Anno di uscita:
2019
Genere:
Adventure / Sci-fi / Thriller
Sviluppatore:
KeokeN Interactive
Produttore:
Wired Productions
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 7/8/10 64-bit - Processore: Dual Core Processor, 2.5 GHz - Memoria: 4 GB di RAM - Scheda video: Nvidia GeForce GTX 750 2GB vRAM - DirectX: Versione 11 - Hard Disk: 10 GB di spazio disponibile - Prezzo: €24,99
Box
  • Eccolo il nostro razzo... iniziamo l'avventura.
  • La base sulla Luna... ora tutto spento e abbandonato.
  • Uso sapiente di ombre e luci... il comparto grafico &egrave; ottimamente realizzato.
  • Come superare questo piccolo enigma?
  • Ci tocca far tutto da noi... nessun aiuto.
  • Qui &egrave; successo qualcosa di grosso... sta a noi scoprire cosa.
  • Basta osservare quel tubo per notare la cura nei dettagli.
  • Le varie registrazioni raccolte in giro ci racconteranno tantissime cose sul disastro della stazione lunare.
  • Potremo muoverci anche utilizzando un comodo veicolo lunare.
  • Le missioni all'aperto sono spettacolari... ma anche pericolose.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 14-10-2019
Tutti abbiamo fantasticato sul nostro bel satellite, ma andarci da soli per salvare il mondo è un'altra cosa...

I ragazzi di KeokeN Interactive provarono già qualche tempo fa (eravamo nel 2018) a far uscire il gioco in maniera incompleta promettendo poi un DLC che ne avrebbe integrato la struttura. La mancanza di fondi del resto aveva convinto gli sviluppatori a tentar di far tutto da soli, senza alcun publisher alle spalle. L'impresa si rivelò un fiasco tanto che il prodotto fu ritirato in attesa di tempi migliori e soprattutto di quattrini per finanziare la pubblicazione. In loro soccorso arrivarono quelli di Wired Productions e così, finalmente, siamo arrivati alla pubblicazione definitiva di un gioco che puntava a fare le cose davvero in grande. Come vedremo durante la nostra analisi l'impresa è riuscita solo a metà, ma andiamo con ordine.

IL MONDO IN ROVINA

Ci troviamo nella seconda metà del 21° secolo, la Terra ha esaurito tutte le proprie risorse e sta andando verso la rovina. Alcuni studiosi individuano sulla Luna un nuovo composto, l'Helium 3 in grado di garantire al mondo la sopravvivenza. Nasce quindi l'agenzia WSA che crea diversi insediamenti sul satellite per l'estrazione del minerale da trasmettere sulla Terra attraverso un sistema a microonde chiamato MPT. Nel 2054 però improvvisamente dalla Luna smettono di trasmettere, tutti gli impianti si spengono e gli abitanti terrestri vanno incontro all'inizio di una inesorabile agonia. Cinque anni dopo, alcuni abitanti provano a reagire e, raccattando le poche risorse rimaste mandano noi sulla Luna con la missione Fortuna One. L'obiettivo è quello di "portarci la Luna", traduzione del titolo del gioco "Deliver Us the Moon". È una missione impossibile da fallire, pena l'estinzione di tutto il genere umano. E con questo "delicatissimo" fardello sulle spalle siamo pronti a iniziare il gioco. La trama non è male, l'idea che attinge dal cinema di genere catastrofico forse può non sembrare assolutamente originale, però ce n'è abbastanza per motivare tutto quello che viene in seguito.

SI CAMMINA... E ANCHE TANTO

La nostra missione inizia naturalmente sulla Terra, giusto per quello che in realtà rappresenta un prologo di tutto il gioco e che ci vede impegnati a raccogliere una tuta spaziale, esplorare la base di lancio abbandonata e, guidati da un'intelligenza artificiale salire sul razzo e partire alla volta del nostro satellite prima che l'ennesima tempesta di sabbia dovuta alla progressiva desertificazione del nostro mondo spazzi via la base di lancio e con essa tutte le nostre speranze.


Il gioco si presenta fin da subito come un walk simulator, con lunghissime sessioni esplorative che ci vedono girovagare per i vari ambienti e raccogliere testimonianze scritte o registrate utili come integrazione della trama. Nel prologo avremo modo, guidati dagli ottimi suggerimenti su schermo, di prendere confidenza con il sistema di controllo e soprattutto con il nostro inventario dove, oltre a vedere le missioni attive annoteremo tutto ciò che di interessante troveremo in giro. In realtà il gioco si pone l'obiettivo di raccontarci una storia e non di impegnarci a fondo tanto che i vari puzzle ambientali sono abbastanza semplici e intuitivi da risolvere e ci metteranno in difficoltà solo raramente: premere pulsanti, inserire codici trovati in giro per sbloccare questa o quell'altra porta, spostare delle scale per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili sono solo alcuni esempi.

NOI DA SOLI CIRCONDATI DAL NULLA

Durante la nostra avventura non incontreremo altri personaggi umani e, per la verità neanche nemici o pericoli di natura bellicosa. A crearci problemi sarà la scarsità di ossigeno nelle nostre missioni esterne oppure qualche fiammata sprigionata dagli impianti in corto circuito oppure ancora alcuni droni impazziti e ostili nei nostri confronti. Il realtà Deliver Us The Moon basa la sua essenza su una gestione rilassata e tranquilla, puntando quasi tutto sull'esplorazione e quasi nulla sull'azione vera e propria. Siamo quasi ai limiti di un film interattivo con delle sporadiche sezioni di quick time event e tantissimi puzzle ambientali. Come dicevamo oltre ai luoghi chiusi ci sarà permesso di visitare anche gli ambienti esterni: passeggeremo sulla luna oppure ci muoveremo grazie a un mezzo speciale anche se il tutto è abbastanza incanalato nei binari predefiniti dagli sviluppatori, senza alcuna deviazione di sorta.


A contribuire all'estensione della trama ci pensa la ricerca delle testimonianze lasciate in giro che, in modo abbastanza efficace, ci spiegano cosa è successo sulla stazione spaziale prima del black out e ci pongono tanti interrogativi, alcuni dei quali purtroppo destinati a rimanere tali. Alla fine del nostro viaggio, intorno alle 7 ore di gioco, pur riconoscendo la valenza del finale ci renderemo conto che, purtroppo, molte domande sono rimaste senza risposta, segno inequivocabile di un prodotto che avrebbe avuto bisogno di ancora più tempo per la sua creazione e, magari di più risorse. La componente esplorativa comunque funziona abbastanza bene, grazie anche all'ottima responsività del controller (nei nostri test su PC abbiamo usato quello di Xbox One) e all'ottima traduzione in italiano dei testi che ci permette di non perderci nulla.

IL COMPARTO TECNICO

Tecnicamente Deliver Us The Moon si presenta molto bene. Graficamente si notano fondali e disegni di alta qualità, anche con un certo riciclo di alcune texture qua e là. La base spaziale di lancio dalla terra è ottimamente realizzata, così come le nostre passeggiate esterne a testimonianza di una certa cura nei particolari da parte degli sviluppatori e lo stesso si può dire per le animazioni abbastanza fluide (ma non parliamo di chissà quanti elementi su schermo) mentre una nota negativa riguarda l'interattività quasi nulla con gli ambienti circostanti salvo solamente in determinati punti previsti dal gioco. Ottimo il comparto sonoro con buoni effetti speciali e musiche di sicura atmosfera. Il gioco comunque risente di ottimizzazioni apportate giorno dopo giorno, necessarie per risolvere alcuni lag grafici tuttora presenti anche se in quantità minore rispetto ai primi giorni di test.


Procedendo nell'avventura invece si rimane con un po' di amaro in bocca, soprattutto per delle ottime idee che avrebbero necessitato di una maggiore implementazione. Al di là dei quesiti irrisolti, anche la gestione dei droni avrebbe potuto essere più accurata, per non parlare di un pizzico di action in più che di certo non avrebbe guastato: oltre alle proprie mani e al suo spirito di osservazione il nostro protagonista potrà contare esclusivamente su una fiamma ossidrica da sbloccare più avanti e da usare per aprirsi vie d'accesso. In realtà l'idea di base di tutto il gioco è molto bella e, se non ci fosse stato il problema della carenza di risorse, siamo sicuri che gli sviluppatori avrebbero potuto fare molto di più. Magari uscirà qualche contenuto aggiuntivo in grado di integrare quanto visto finora e allora il nostro giudizio sarà destinato a cambiare ma allo stato attuale Deliver Us The Moon può essere consigliato solo a chi vuole passare qualche ora in pieno relax facendosi catturare da una storia tutto sommato interessante e da un'atmosfera di gioco all'altezza.

Modus Operandi:

abbiamo passeggiato sulla Luna grazie a un codice fornitoci da Wired Productions.

Deliver Us The Moon è una grandissima occasione, purtroppo parzialmente mancata. Storia interessante, comparto grafico e sonoro superbo, narrazione che ci fa assaporare tantissime cose che poi, però, vengono abbandonate qua e là. Il gioco comunque non è da buttare, dal momento che riesce a offrire qualcosa di raro ai giorni nostri: intrattenimento videoludico in completo relax. Peccato non aver approfondito alcune tematiche interessanti che avrebbero richiesto una gestazione più lunga prima del rilascio. Al momento ci sentiamo di consigliare il gioco a chi vuole rilassarsi davanti a una bella storia: se fate parte di questa categoria allora dovete dargli una possibilità.
  • Ottimo comparto grafico e sonoro
  • Puzzle vari
  • Bella trama di gioco
  • Ancora qualche bug
  • Si ha la continua sensazione che si potesse fare di più
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA
LONGEVITA'
GLOBALE