Il concept narrativo di Aeterna Noctis, la prima fatica del nuovo studio di sviluppo tutto spagnolo Aeternum Game Studios, si basa sull'eterna lotta tra il bene e il male, alfa e omega, luce e ombre. Attingendo a piene mani da altri giochi più blasonati del genere, in puro stile Metroidvania: giochi, cioè, caratterizzati da una grande mappa tutta da esplorare, perk da raccogliere per sbloccare nuove aree e potenziare il personaggio principale e un level design che solitamente pesca dai platform a scorrimento orizzontale.
Naturalmente la concorrenza sul mercato è forte a partire da Hollow Knight (al quel il gioco chiaramente si ispira), passando per Greak: Memories of Azur per i due Ori (The Blind Forest e Will of the Wisps), per F.I.S.T.: Forged in Shadow Torch, fino all'ottimo Ender Lilies... per non citare la recente Castlevania: Advance Collection. Tantissima roba che fa la gioia di una nicchia di giocatori sempre più esigenti e puntigliosi e che pianta dei paletti molto rigidi per i nuovi avventori del genere richiedendo alti livelli nella gestione del platforming e del level design. Le premesse su Aterna Noctis erano quanto meno incoraggianti con uno sviluppo lungo e certosino che è durato ben tre anni e che, come vedremo nella nostra analisi sono state, purtroppo, in parte disilluse.
La clip introduttiva ci presenta la storia di Aeterna Noctis. Il Caos, creatore dell'universo genera diverse dimensioni di esistenza e soprattutto esseri umani dotati, come anche storia reale insegna, di libero arbitrio. Le nuove creature, però, si dividono fin da subito in due schieramenti opposti a capo dei quali troviamo la Regina della Luce e il Re dell'oscurità. Nell'eterna lotta tra bene e male, i due si affrontano, era dopo era, in una perenne battaglia anche a causa del Caos che per punizione dona loro l'immortalità e li intrappola in una dimensione all'interno della quale dovranno lottare per sempre. Tuttavia a un certo punto la luce vince contro le tenebre e il Re dell'Oscurità, il protagonista del gioco, cade su una versione alternativa della Terra, privato di ogni suo potere. Scopo della nostra avventura sarà quello di ritrovare i sette frammenti del santuario del Re, collocarli su una fantomatica colonna, e risalire fino al cielo per tornare a casa nostra. Naturalmente tra il dire e il fare ci sono di mezzo tantissimi livelli tutti da esplorare, alla ricerca dei sette frammenti e soprattutto di alcuni perk che ci restituiranno pian piano i nostri poteri oltre a strani esseri come slime, ragni giganti, fantasmi e spiritelli vari che cercheranno in tutti i modi di renderci le cose difficili.
Come ogni gioco in stile Metroidvania che si rispetti, la fase platform riveste un ruolo essenziale. Ci troveremo, quindi, a percorrere i vari livelli non solo in senso orizzontale ma anche in verticale, saltando da una piattaforma all'altra e cercando di evitare una morte tragica non solo per colpa dei nemici su schermo ma anche per i nostri errori. È naturalmente supportato il controller (noi abbiamo utilizzato quello di Xbox 360) attraverso il quale potremo saltare con il tasto A, regolando l'intensità del salto con la pressione del tasto e la direzione con la levetta sinistra. Il tasto B ci servirà per interagire con gli oggetti su schermo (troni e forzieri ad esempio) mentre la pressione del tasto X ci consentirà di sguainare la nostra spada e fare a fettine chiunque ci si pari davanti. Naturalmente proseguendo nell'avventura, grazie ad uno strano e inquietante personaggio che ci farà da tutorial, apprenderemo anche altre possibilità, come la combo salto+A+X verso il basso che attiverà alcuni interruttori o il tasto RB che premuto in combinazione con il salto ci permetterà un ulteriore balzo in avanti. Tutto questo avverrà comunque gradualmente e di pari passo con i nostri progressi in gioco tanto che ritorneremo in alcune aree per esplorare zone che prima ci erano precluse.
La parte platform di Aeterna Noctis si avvicina molto ad una vera e propria esperienza hardcore, con piattaforme semovibili e poste in maniera critica su schermo che rendono questa parte del gameplay non proprio semplicissima inducendoci allo sbaglio più e più volte a causa anche di una routine di collisione tra oggetti non proprio precisissima anche se onestamente siamo riusciti ad andare avanti tutto sommato senza troppi patemi e abbiamo trovato la risposta ai comandi abbastanza soddisfacente.
Il combat system è abbastanza limitato, nel senso che difficilmente i nemici su schermo, che purtroppo non brillano per varietà, metteranno in difficoltà il giocatore, eccezion fatta per le boss fight per le quali vale tutt'altro discorso: le abbiamo trovate molto divertenti e spettacolari. Ad ogni nostra dipartita saremo costretti a ripartire dall'ultimo checkpoint salvo poi tornare nel luogo della morte per recuperare il nostro spirito. A questo proposito vale la pena approfondire uno dei punti deboli del gioco: i checkpoint si presentano sottoforma di fiaccole che si accendono al passaggio e di troni. Le fiaccole le troviamo in giro per le varie mappe, purtroppo mal distribuite dal momento che alcune sono troppo vicine e altre invece inspiegabilmente lontane tra loro, costringendoci in caso di dipartita a lunghi percorsi da ripetere ogni volta. I troni invece ci permettono di ricaricare la nostra energia, di teletrasportarci in altri troni anch'essi disseminati in maniera abbastanza irrazionale sulle varie mappe e di accedere a un menu che ci permette di gestire equipaggiamento e inventario. La pressione del tasto B in prossimità di un trono ci permetterà di sederci e ricaricarci mentre la successiva pressione del tasto select sul controller ci permetterà di aprire un menu che incorpora la mappa, le missioni, i collezionabili, i progressi e soprattutto l'albero delle abilità da riempire collocando (o rimuovendo) di volta in volta vari skill point speciali trovati in giro.
Un Metroidvania che si rispetti combina sapientemente fase esplorativa con platform e combat system. Dove Aeterna Noctis cede il passo è proprio nella fase esplorativa, con livelli troppo lunghi, spesso ripetitivi tanto nei pattern che per quanto riguarda i nemici su schermo. La continua ricerca delle aree segrete o di item nascosti sicuramente regala qualche soddisfazione, come quando recuperiamo ad esempio i tre segmenti del cuore utili per darci una vita aggiuntiva o come quando incontriamo uno stranissimo mercante, tale LordDrake VI, pronto a venderci mappe speciali che ci rivelino le locazioni nascoste, oppure pozioni curative o altre amenità che lasciamo a voi il piacere di scoprire. A volte la sensazione è che i livelli da esplorare per passare all'azione siano troppo lunghi: percorreremo intere sezioni senza incontrare altro che i soliti nemici (slime e ragni su tutti) o poco più e poi, un errore di salto su una piattaforma, ci costringerà a ripercorrerli di nuovo.
Aeterna Noctis è composto da 16 livelli talmente vasti da richiedere dalle 20 alle 25 ore per il completamento del gioco. Se possiamo apprezzare la buona longevità, non possiamo non notare che gli sviluppatori è come se avessero voluto allungare volutamente la durata del titolo oltre il consentito. Questo porta a una continua frammentazione del ritmo di gioco che così finisce per non decollare mai.
Il comparto tecnico di Aeterna Noctis alterna cose buone ad altre meno buone. Alcuni fondali sono ben disegnati con effetti speciali belli da vedere, come la pioggia presente nelle prime battute. Bella la scelta stilistica di contrapporre dei fondali dark ai colori "cartoonosi" del nostro personaggio su schermo anche se alcune texture risultano troppo riciclate, alcune animazioni sono seriamente lacunose (soprattutto quelle di alcuni nemici) e il senso di prolissità che pervade il gioco passa anche attraverso il comparto grafico. Musica e doppiaggio tutto sommato vanno bene ma il gioco, doppiato anche in "aramaico antico", non è stato localizzato in italiano. In questo modo anche se i sottotitoli sono presenti, chi ha problemi con le lingue straniere si perderà buona parte della trama e dei dialoghi su schermo. Scelta ingiustificabile a nostro parere dal momento che ci sono pure il portoghese, il russo, il giapponese e il cinese.
La fase platform è sicuramente difficile, a volte anche troppo, ma non basta spostare l'asticella verso un più alto livello di difficoltà per farci giudicare male un gioco: va detto, però, che qualche volta siamo caduti durante un salto forse non proprio per colpa nostra ma per un leggero ritardo nella risposta dei comandi. La problematica è quasi impercettibile ma probabilmente c'è, nulla però che non possa essere sistemato con una futura patch. Dove invece il gioco va male, come dicevamo, è nel level design onestamente deficitario in più di una componente: la distribuzione dei checkpoint non ci è sembrata ottimale, così come i lunghi livelli da percorrere senza incontrare niente di interessante possono scoraggiare e annoiare anche il più paziente dei giocatori.
Se avrete abbastanza pazienza Aeterna Noctis può regalarvi anche qualche soddisfazione, anche perché qualcosa spinge comunque a tentare un'altra partita per vedere cosa succede dopo o per scoprirne tutti i segreti (comprese boss fight nascoste). È comunque un gioco troppo "diluito" che finisce per rallentare il ritmo e che, una volta giunti ai titoli di coda, lascia inevitabilmente un po' di amaro in bocca perché c'erano le potenzialità per fare sicuramente meglio.
Modus Operandi:
abbiamo aiutato il Re delle Tenebre a risalire dall'abisso grazie a un codice gentilmente fornitoci dagli sviluppatori di Aeternum Game Studios.