Recensione PC
PC
<<
<<
Titolo del gioco:
Rigid Force Alpha
Anno di uscita:
2018
Genere:
Sparatutto a scorrimento orizzontale
Sviluppatore:
Com8com1 Software
Produttore:
Com8com1 Software
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 7 - Processore: Intel Core i3 2.5 GHz Quad Core o superiore - Memoria: 4 GB di RAM - Scheda video: Nvidia Geforce GTX 700 o superiore - DirectX: Versione 9.0c Hard Disk: 1 GB di spazio disponibile - Prezzo: € 19,99
Box
  • Questa palla infuocata &egrave; il boss del primo livello... non &egrave; proprio innocuo, ma comunque si riesce con un po' di impegno
  • Gli effetti speciali sono davvero spettacolari, con esplosioni da urlo
  • Queste trappole labirintiche ricordano alla lontana i vecchi labirinti di Scramble, giusto?
  • Questa &quot;palla verde&quot; &egrave; il boss del secondo livello, molto meno innocua di quanto sembri
  • Ecco la nostra navetta in tutto il suo splendore
  • In questo momento abbiamo un'ottima potenza di fuoco, ma come vedremo un po' pi&ugrave; avanti anche i nemici sono ben messi
  • Le cutscenes di intermezzo sono carine
  • Qua le cose si fanno molto pi&ugrave; difficili, anche per via di quel vermone dietro di noi
  • Un calabrone gigante? Non ci facciamo mancare proprio nulla
  • Questa volta in pieno deserto... si vede la cura degli sviluppatori comunque
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 26-10-2018
Una navicella spaziale, un armamentario da far impallidire Belzebù, nemici abbondanti e cattivissimi e si torna al sano divertimento di una volta!

Sono passati ormai tanti anni da quando gli Shoot'Em Up (sparatutto in italiano) spaziali andavano per la maggiore su computer e console: da sempre presenti nelle sale giochi, proprio per la loro natura arcade, si sono evoluti nel tempo mantenendo però una caratteristica fondamentale: è richiesta una grande abilità da parte del giocatore. A farla da padrone era l'istinto sicuramente ma anche il colpo d'occhio e una tale rapidità che, joystick alla mano, permetteva di schivare piogge di proiettili e al contempo contrattaccare i nostri nemici. I giocatori più navigati (come il sottoscritto) ricorderanno quindi le ore spese a sfidare i boss di R-Type, a evitare gli ostacoli sullo scenario di X-Out oppure a maledire la cattiveria dei programmatori affrontando Project-X (che ho finito con grande orgoglio nonostante una difficoltà davvero molto alta! -NdNew_Neo).


Abbandonato dalle grandi software house questo concept di gioco ha adesso nuova linfa vitale grazie al mondo degli Indie e alla buona volontà di tanti sviluppatori che, come i ragazzi tedeschi di Com8com1 Software, si sono ricordati che esiste un'altra categoria di giocatori: quella che vede persone abituate a sudarsi ogni stage completato senza alcun aiuto e alcuna facilitazione, con un numero limitato di tentativi finito il quale c'è solo il Game Over.

PER POCHI MA FORSE ANCHE PER TUTTI

Dal punto di vista della difficoltà di gioco, quindi una produzione come Rigid Force Alpha non si offre proprio a tutti i giocatori. Soprattutto i novellini sono abituati al completamento di un titolo grazie alle vite pressoché infinite e alla possibilità di continuare sempre dal punto in cui ci si era fermati. Negli sparatutto di questo tipo, quando sono ben fatti, si dispone invece di un numero limitato di vite, finite le quali tocca poi ricominciare il gioco daccapo. Anzi sotto questo aspetto il gioco di Com8com1 Software è anche fin troppo generoso dato che oltre alle tre vite disponibili ci offre anche 3 crediti da utilizzare per ricominciare da dove avevamo lasciato (come avveniva nei vecchi coin op inserendo altre monetine durante la partita). Ad ogni modo si tratta di una facilitazione a breve termine dal momento che finiti i tre crediti comunque il famigerato Game Over compare.


Questo tipo di giochi comunque ha anche un altro lato della medaglia, grazie al quale si rivela adatto a tutti quanti: fa parte di quella schiera di videogames da affrontare senza impegno, in assoluta scioltezza, giusto per trascorrere una mezz'oretta senza arrovellarsi troppo tra enigmi da risolvere e lunghe esplorazioni da portare a termine. L'unica categoria di giocatori che farebbe bene a starne lontano è quindi quella abituata alla pappa pronta, agli infiniti "continue" e al completamento di un gioco senza troppi patemi.

PRONTI, PARTENZA, VIA...

Come accade sempre in questo tipo di giochi la narrazione è parte assolutamente marginale, dal momento che serve esclusivamente come pretesto per metterci al comando di una navicella e lanciarci allo sbaraglio. Quella di Rigid Force Alpha non fa eccezione, salvo citarci la scoperta di una Core Technology in grado di generare una fonte infinita di energia e di come tutta la feccia dell'universo abbia deciso di giungere dalle nostre parti per impossessarsene. Faremo subito la conoscenza di PSYE, un'intelligenza artificiale pronta a istruirci e guidarci nel migliore dei modi. Malgrado il gioco non sia localizzato nella nostra lingua, l'inglese è abbastanza comprensibile, anche per via del testo scritto che compare su schermo e che accompagna la parte vocale. Ad ogni modo è molto utile (e strettamente consigliabile) il tutorial iniziale che ci permette di prendere confidenza con i comandi di gioco e con il sistema di potenziamento della nostra navicella.


Le navi nemiche distrutte rilasciano degli energy orbs che dovremo raccogliere passandoci sopra o attirandoli a noi premendo il tasto Y del controller; così facendo riempiremo una barra che, una volta completa ci darà la possibilità di caricare un colpo devastante nei nostri cannoni da attivare premendo il tasto X. Fondamentali sono i vari side armaments che equipaggeremo grazie a dei pod trovati in giro (distruggendo alcuni piccoli satelliti) e che rafforzeranno la nostra capacità di sparo. Allo stesso modo troveremo dei force shards che sono delle piccole navicelle che si posizioneranno accanto alla nostra e ci daranno fuoco aggiuntivo grazie anche a missili a ricerca calorica, proiettili rimbalzanti e così via. Usando i grilletti posteriori (LB e RB) potremo direzionare queste piccole navicelle in tutto il perimetro della nostra navetta, in modo ad esempio da poterci garantire anche una migliore copertura con del fuoco direzionato alle nostre spalle. Ogni tanto, a seconda del riempimento della nostra barra energetica, premendo il tasto B ci potremo difendere dai proiettili nemici in cambio del consumo di parte della nostra energia.

UNA PARTENZA COL BOTTO

Una volta concluso il tutorial ci lanceremo allo sbaraglio già nel primo stage. Ci si rende subito conto che le meccaniche apprese richiedono un po' di tempo per poter essere consolidate anche perché gli scenari sono tutt'altro che agevoli. Oltre agli ostacoli sullo sfondo come pianetini o costruzioni labirintiche di ogni tipo, affronteremo nemici di tutte le forme, come vermoni giganti, robot armati fino ai denti, navicelle in grado di sparare a 360 gradi e così via. Di conseguenza il nostro sforzo iniziale sarà orientato al non farci colpire cercando magari di far fuori i cattivi nel modo più rapido possibile. Per fortuna una pressione continua del tasto A del controller (adibito allo sparo) ci garantirà una sorta di fuoco automatico permettendo di dedicarci alla levetta analogica per schivare la pioggia di proiettili. I concetti appresi nel tutorial quindi non saranno di facile applicazione una volta sul campo ma, partita dopo partita, ci si sente sempre più a proprio agio con i comandi di gioco e si diventa sempre più letali.


A nostra disposizione avremo 3 vite e 3 crediti come detto in precedenza, finiti i quali ci troviamo davanti al game over e alla successiva schermata dei record. La nostra navetta può resistere fino a tre collisioni (con proiettili o navi nemiche), come indicato da un contatore in basso a sinistra: non appena sbagliamo tre volte perdiamo una vita e tutto l'armamentario che avevamo accumulato in precedenza. Qui c'è una doverosa precisazione riguardo soprattutto al livello di difficoltà scelto in sede di menu. Giocando a livello easy ad esempio, una volta distrutti troveremo tutti i nostri potenziamenti sullo schermo e potremo raccoglierli di nuovo, a differenza della difficoltà medium dove ne troveremo si e no uno o due e nella difficoltà hard dove non ne troveremo neanche uno. Qualunque sia il livello di sfida scelto ad ogni modo il gioco presenta una difficoltà crescente, come di solito in prodotti di questo tipo anche se le cose si fanno difficili fin da subito. Come non mi stancherò di ripetere, questo genere di giochi richiede grande abilità.

RIGIOCABILITA' E CONCLUSIONI

In totale ci sono sei stage da affrontare ma l'impresa sarà tutt'altro che semplice. Fin da subito comunque si sblocca la modalità arcade che permette di selezionare lo stage di gioco (sempre che sia stato sbloccato) e arricchisce il tutto con compiti aggiuntivi come astronauti da salvare e cisterne da distruggere. Alla fine si attiverà anche la modalità boss rush che, manco a dirlo, ci metterà di fronte ai boss di fine livello che tanto ci hanno fatto penare in precedenza.


Dal punto di vista tecnico non possiamo non elogiare il lavoro degli sviluppatori. La grafica di gioco è una sorta di 2.5D con dei fondali in 2D e nemici in 3D, con il risultato comunque di garantire la giusta profondità condita anche da quel pizzico di parallasse che non guasta mai. Nemici e fondali sono ben disegnati e se una critica si può muovere, questa riguarda gli accostamenti cromatici di alcuni stage non proprio curatissimi e qualche sporadico rallentamento quando ci sono molti "sprites" su schermo. Parliamo comunque di poca roba anche in confronto ad animazioni ed effetti speciali che rendono il gioco un tripudio di botti ed esplosioni sui nostri schermi. Una menzione speciale merita anche la colonna sonora curata da Dreamtime e da Michael Chait con diverse canzoni in stile "sintetizzato" (come si usava una volta) di grande impatto. Buono anche il doppiaggio in inglese della nostra I.A. che risulta abbastanza convincente.


Il gioco, in pratica, rispetta in assoluto tutti i crismi del genere: nemici che compaiono sempre dallo stesso punto e che ci permettono di apprendere sul campo, partita dopo partita e di andare avanti ogni volta di più. Ne vien fuori una specie attrazione verso il gioco che difficilmente si lascerà mollare prima del raggiungimento dell'obiettivo finale.


In conclusione, sia che facciate parte dei giocatori che sono cresciuti con titoli come questo, oppure che siate molto più giovani, se amate le sfide belle toste allora dovreste farci un pensierino.

Modus Operandi:

Siamo tornati a sparare a destra e a manca come ai bei vecchi tempi con quest'interessante shoot'em up, grazie ad un codice datoci da Little Big PR.

Rigid Force Alpha ci riporta indietro nel tempo, quando a suon di R-Type, Armalyte, X-Out e Project-X ci si divertiva senza tanti pensieri e ci si metteva davanti lo schermo giusto per vedere com'era il livello successivo. Facente parte dei giochi che richiede grande abilità e colpo d'occhio magari non è adatto ai giocatori più moderni, ma comunque promette tanto divertimento a chiunque adori le vere sfide. Assolutamente consigliato per trascorrere anche qualche oretta di puro relax senza altri pensieri. Un plauso ai programmatori e al mercato degli Indie che ci regala queste belle soddisfazioni.
  • Sparatutto a scorrimento come una volta
  • Tremendamente divertente e spettacolare
  • Difficilmente lo si molla prima di portarlo a termine ma l'impresa sarà ardua
  • Qualche scelta cromatica poco azzeccata
  • Può essere poco adatto per alcuni giocatori
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA
LONGEVITA'
GLOBALE