Recensione PlayStation 4
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Titolo del gioco:
Dragon Quest Builders 2
Anno di uscita:
2019
Genere:
Sandbox / Action JRPG
Sviluppatore:
Omega Force
Produttore:
Square Enix
Distributore:
Koch Media
Multiplayer:
Fino in 4 Online
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console della famiglia PlayStation 4 (PS4, PS4 Pro) - una connessione a banda larga - una account PlayStation Network - un abbonamento al PlayStation Plus per il mutigiocatore - 2 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €59,99
Box
  • Ecco il nuovo Costruttore, in versione maschile; sullo sfondo, Malroth picchia gli immancabili Slime
  • Ecco il Costruttore in versione femminile, mentre &quot;d&agrave; il 5&quot; a Malroth
  • Sar&agrave; presente il ciclo giorno/notte, e di notte gireranno mostri pericolosi
  • Il primo boss non si scorda mai, e neppure le sue banane
  • Marloth si lancia all'attacco de... il Demone Marloth?
  • L'agricoltura dar&agrave; luogo a paesaggi particolarmente bucolici
  • Malgrado l'aspetto &quot;a cubozzi&quot; la grafica pu&ograve; regalare impatti notevoli
  • Col mantello volatile potrete percorrere lunghissime distanze
  • Quando le colture sono pronte per il raccolto la soddisfazione &egrave; tanta
  • Nelle fasi pi&ugrave; avanzate saranno presenti anche mezzi speciali
Redattore: Tommaso 'Tatsumaki' Alisonno
Pubblicato il: 30-07-2019
Il mondo di Dragon Quest ha ancora bisogno delle abilità del Costruttore: pronti a impugnare nuovamente il martello?
LA STIRPE DI ERDRICK E I FIGLI DI HARGON

È passato un po’ di tempo da quando il mitico Costruttore della stirpe di Erdrick ha sconfitto il Gran Sacerdote Hargon e condannato all’esilio il Signore della Distruzione Malroth. I mostri non sono però scomparsi dalla faccia della terra: vari focolai si sono organizzati prima in bande e poi in una vera e propria confraternita, i Figli di Hargon, e hanno ricominciato a conquistare isole e continenti, imponendo alla popolazione la loro dottrina secondo la quale, inutile dirlo, la causa di tutte le sciagure sarebbe proprio il Costruttore.


Gli apprendisti di questo mitico personaggio però non si sono estinti ed uno (o una, se preferite) di essi, protagonista della nostra storia, inizierà la sua avventura su una nave prossima a un terribile naufragio da cui si salveranno solo lui e una ragazza di nome Lulù. Sulle rive dell’Isola del Risveglio i due incontreranno uno strano personaggio: un ragazzo con evidenti problemi di amnesia, assolutamente negato nelle arti della Costruzione ma decisamente versatile quando si tratta di Distruggere. Il suo nome è Malroth – vi dice niente?

Sviluppato questa volta dal team Omega Force di Koei Tecmo, Dragon Quest Builders 2 segue la storia ed il successo del sandbox che Square Enix realizzò nel 2016. Tradotto per i meno avvezzi alla terminologia, questo significa che nel gioco rivestiremo il ruolo di un Costruttore (non più quello mitico ma bensì uno dei suoi più talentuosi apprendisti) impegnato nella creazione di un mondo idilliaco e nel contempo nella lotta contro i Figli di Hargon. Per fare ciò dovrà utilizzare le proprie abilità sia per costruire il villaggio dei suoi [vostri] sogni sull’Isola del Risveglio, sia avventurarsi sulle isole circostanti per incontrare e ingaggiare nuovi alleati, ottenere nuove risorse, imparare nuove tecnologie e così via, con l’evidente problema che questi luoghi sono sotto il controllo della sua nemesi. In tutto questo sarà affiancato dal bravo Malroth, il quale – se non si fosse capito – altri non è che proprio il Signore della Distruzione! Riuscirà questa strana alleanza a reggere fino alla fine?

IL MONDO È FATTO A CUBI

Il nostro protagonista, dicevamo, è un Costruttore: questo significa che in generale il suo lavoro sarà quello di costruire. La base di questa attività consisterà nel trasportare oggetti nel suo inventario e posizionarli all’occorrenza, siano essi barili, sedie, tavoli, oggetti vari, o veri e propri cubi di materiale di costruzione, dalla nuda terra, passando per blocchi di legno e pietra, fino a sezioni di muri di mattoni o altri materiali lavorati. Va da sé che alcune di queste risorse potranno essere reperite dall’ambiente circostante, ad esempio abbattendo alberi o scavando gallerie a colpi di martellone, ma per ottenere le risorse raffinate sarà necessario utilizzare un banco da lavoro, oltre che conoscere la ricetta apposita, di norma ottenuta completando gli obiettivi di trama.

                     

L’inventario a disposizione del nostre eroe [ops, pardòn: non è un Eroe ma un Costruttore!] sarà virtualmente illimitato, per lo meno dopo che (piuttosto presto) metterà le mani su un’apposita sacca. Ciò non di meno sarà una buona idea quella di collocare varie casse e forzieri nei punti più importanti dell’insediamento in modo permettere ai PNG alleati di utilizzarle: per fare un esempio, i contadini preleveranno dalla cassa le sementi e vi riporranno i frutti maturi, mentre i cuochi preleveranno le provviste e vi riporranno i cibi cucinati. Ovviamente il giocatore avrà ancora dei compiti da svolgere (nell’esempio precedente, serve qualcuno per portare frutta e verdura dai campi alle cucine), ma in generale l’uso efficiente delle casse permetterà di attivare un gran numero di automatismi; addirittura, quando i PNG impareranno a loro volta a costruire sarà sufficiente stendere un progetto e piazzare le risorse nella cassa per assistere alla costruzione automatica delle strutture desiderate.

NON C’È DRAGON QUEST SENZA QUEST

Per quanto la “casa” di Marloth e il Costruttore sia l’Isola del Risveglio, in cui gli incarichi da svolgere saranno di tipo prettamente costruttivo e in cui avremo anche un certo grado di libertà nella gestione degli spazi, ben presto saremo chiamati a recarci nelle isole circostanti che si dividono in due categorie. Nella prima rientrano le isole per così dire “di trama”, dove i due incontreranno altri personaggi alle prese coi problemi locali e soprattutto coi Figli di Hargon: per risolvere questi problemi sarà necessario quindi unire l’arte costruttiva a quella distruttiva, ossia alla necessità di menare le mani, attività in cui Marloth si rivelerà molto abile. D’altro canto saranno queste le missioni che ci insegneranno volta per volta nuove tecnologie, come ad esempio l’arte di coltivare la terra o di estrarre metalli dalla roccia; costituiranno, insomma, la trama episodica del gioco.

                

La seconda categoria di isole è costituita invece da atolli quasi disabitati che il Costruttore e Marloth potranno esplorare più liberamente non essendo strettamente necessario costruirvi alcunché: lo scopo è infatti quello di reperire risorse non presenti altrove, come semi di colture o animali addomesticabili, da importare sull’Isola del Risveglio. Inoltre, catalogando correttamente tutte le risorse presenti sull’isola si otterrà una rendita permanente infinita di alcune di queste, così da rendere non più necessaria la raccolta di legna, pietra o altre risorse di base. Queste isole, inoltre, saranno generate in maniera procedurale ogni volta che vi approderemo e cancellate ogni volta che ne salperemo.


Non essendo un vero e proprio Action-JRPG, le dinamiche di combattimento saranno molto semplificate: avrete a disposizione infatti un solo tasto d’attacco che potrà essere al più caricato per un colpo circolare, da abbinare al salto senza veri e propri comandi di parata o schivata. Il Costruttore non usa incantesimi né mosse speciali – che invece Marloth potrà apprendere col tempo – ma potrà eventualmente migliorare temporaneamente le sue caratteristiche consumando cibi particolari. Nelle Boss-battle dovrete sfruttare in qualche modo l’ambiente circostante – e le abilità da Costruttore – per prevalere, rendendo così questi combattimenti particolarmente interessanti.