Recensione PC
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Titolo del gioco:
SCP: Secret Files
Anno di uscita:
2022
Genere:
Avventura / Role-Play / Indie
Sviluppatore:
Game Zoo Studio
Produttore:
Pixmain
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 10 64-bit - Processore: Intel Core i5-4460 / AMD FX-6300 - Memoria: 8 GB - Scheda Video: NVIDIA GeForce GTX 1060 / AMD Radeon RX 580 - Hard Disk: 30 GB di spazio libero - Prezzo: €12.49
Box
  • SCP-426 nella sua Cella di Contenimento.
  • Cella di Contenimento dell'SCP-239.
  • Finale della Storia dell'SCP-7457.
  • Gameplay della Storia dell'SCP-426.
  • Stanza da Letto nella Storia dell'SCP-1762.
  • Postazione di Lavoro Dell'Addetto agli Archivi.
  • Vittime di SCP-701.
  • Inizio della Missione di SCP-701.
  • SCP-173.
  • SCP-049.
Redattore: Federico 'Zombo' Giunta
Pubblicato il: 16-10-2022
L'organizzazione segreta "SCP: Secure, Contain, Protect", sta cercando personale con fegato e mente d'acciaio per poter resistere agli eventi paranormali che dominano il nostro mondo. Saremo in grado di tenere fede al loro motto?

Prima di cominciare con la recensione del gioco in questione, spieghiamo in breve che cosa sono questi spaventosi SCP: nati nel 2007 da un gruppo di ragazzi americani amanti delle creepy pasta, gli SCP hanno riscontrato poco successo nel forum dove fu pubblicato il primo esemplare (SCP-173), su 4chan, ma andando avanti negli anni, gli SCP hanno trovato sempre più spazio nella community degli appassionati di storie thriller, horror e di avventura, espandendosi fino ad arrivare anche nel mondo videoludico, che grazie a molti YouTuber famosi, ebbero un successo incredibile anche in Italia. Le communities, oltre ad aiutare con le varie storie, meccaniche ed esemplari nuovi, hanno dedicato a loro anche sculture, film, disegni e ovviamente videogiochi! Ed è qui che entra in scena il titolo di oggi, ovvero SCP: Secret Files.

Un Altro Horror a Tema SCP

Diventati di fama mondiale, gli SCP si sono espansi in qualsiasi categoria ludica, dai libri alle canzoni, dai film ai live-action, e ovviamente sono sbarcati anche nel mondo dei videogiochi, dominando per tantissimo tempo la categoria Horror. La Game Zoo Studio ha pensato di proporci questi eventi paranormali in maniera più dettagliata: solitamente una particolarità che hanno in comune i giochi SCP è l'ambiente, i più famosi tra i titoli prendono luogo nella struttura grigia e tenebrosa della fondazione, dove si è isolati dal mondo esterno e l'unico obiettivo è scappare da questi mostri anormali. In SCP: Secret Files, è vero che ci ritroveremo all'interno della fondazione, ma non saremo lì come D-Boys sacrificabili, usati solo come cavie o agenti speciali MTF che devono contenere un'anomalia, bensì vestiremo i panni di un addetto agli archivi che attraverso i file della fondazione, potrà rivivere le esperienza dei D-Boys, dei ricercatori e dei cittadini che sono state vittima di queste anomalie.

Scelte Grafiche Interessanti

La prima missione ovvero il tutorial che viene fatto svolgere al nostro appena arrivato come addetto agli archivi, ci verrà presentata con una grafica a fumetto: si vede la presenza di marcature nere nei bordi, proprio come dei veri e propri disegni, la presenza di cutscenes qua e là del dottore che spiega l'SCP in questione e la presenza di interventi da parte dei colleghi, tutti a tema fumettistico. Presentandosi così, ovvero come un gioco con tanti intervalli animati e poco gameplay, può sembrare noioso, manca l'azione, l'horror e l'adrenalina delle tipiche fughe da questi mostri che sono tipici dei giochi a tema SCP. Tuttavia, superato il tutorial, il gioco ci catapulterà subito in una situazione totalmente diversa: ci ritroveremo a coprire i panni di una lavoratrice in un settore isolato della fondazione che è stata mandata in missione, dopo che c'è stato un incidente, a ritrovare la scatola nera per avere un'idea su quello che è potuto succede e se l'SCP fosse ancora a piede libero.


Stavolta la grafica sarà molto dettagliata: avremo un gameplay vero e proprio, caratterizzato dall'assenza quasi totale di cutscenes, dalla famosa fuga, e dai puzzle che dovremmo risolvere per andare avanti. Finita questa missione, il gioco riacquisterà uno stile lento e con una grafica a stile animazione per bambini, come un libro illustrato per raccontarci il prossimo SCP, e in questo caso, ci ritroveremo ad ascoltare e basta, eseguendo poche interazioni come premere un tasto ogni tanto per continuare la storia e superare un minigioco premendo una serie di tasti in ordine casuale che ci verrà dettato dal gioco. La prossima storia invece riprende la grafica della seconda, ovvero una grafica realistica, di azione e avventura, e la finale, una grafica assestante, ovvero cubettosa che sembra quasi Minecraft o meglio dire "Kogama". Tutti questi cambi di grafica, possono sembrare disorientanti, però è una novità intrigante che da un volto caratteristico ad ogni SCP raccontando la storia in maniera particolare, per far sì che tutti vengano rappresentati nel miglior modo possibile.

Una Scelta Rischiosa con Risultati Fenomenali

Come citato prima, SCP: Secret Files ci da la possibilità di rivedere attraverso gli occhi di un addetto agli archivi, le interazioni dei D-boys e degli scienziati con questi SCP, immergendoci in esperienze passate ognuna con uno stile grafico diverso. La Game Zoo Studio ha rischiato molte critiche da parte dei giocatori e amanti di questa creepy pasta, decidendo di non aggiungere gli SCP più famosi, ma dando spazio ad altri meno conosciuti ma meritevoli comunque di una loro scena all'interno del videogioco, prendendo un atteggiamento "anticonformista" verso i soliti giochi a tema SCP, che nel complesso, risulta molto interessante e non fa perdere quella misteriosità tipica della fondazione e degli elementi top secret che bisogna proteggere ad ogni costo.


Nel corso degli anni, la community ha creato più di 6300 SCP unici, e quindi sarebbe impensabile riuscire a creare un gioco che possa ospitarli tutti in maniera dettagliata e con una grafica decente, ed è per questo che solamente i soggetti più emergenti hanno avuto il privilegio di essere trasportati nel mondo dei videogiochi con masterpiece tipo SCP: Secret Laboratory e SCP: Containment Breach.


SCP: Secret Files da spazio a quattro SCP che non sono mai comparsi nel mondo videoludico fino ad ora, ricreando delle storie basate sugli articoli della wiki ognuno con un proprio stile grafico. Nonostante il gameplay sembra molto lento e pieno di cutscenes, sono tutti elementi fondamentali per aiutare noi giocatori a comprendere meglio le dinamiche della situazione, offrendoci allo stesso tempo un gameplay pieno di azione ma accompagnato da pause che spiegano in maniera più dettagliata il nostro compito e le circostanze. Nonostante la novità rischiosa di dare spazio a degli SCP poco conosciuti, il gioco riesce comunque a raccontarceli molto bene, dando tanto spazio ai dettagli e proponendoci un gameplay lento ma fluido con puzzle semplici e intuitivi, forse un po' troppo, che ci permettono di andare avanti con la storia senza rimanere bloccati troppo in un livello.

Modus Operandi:

Abbiamo rivissuto le traumatiche e paranormali esperienze di alcuni D-Boys e lavorato nell'archivio della riservatissima Fondazione SCP grazie ad un codice gentilmente datoci da Swip Right PR.


SCP: Secret Files sfida la ripetitività dei giochi a tema SCP proponendo avventure alle quali nessun programmatore ha mai dedicato un videogioco, in maniera minuziosa e variata, immergendoci in un mondo diverso per ogni SCP, così da esaltare al massimo le loro caratteristiche e farci vivere un'esperienza unica per ognuno di loro. Ottima la scelta di farci impersonare più classi, cosa che non accade negli altri giochi SCP dove siamo sempre dei D-Boys pronti ad essere sacrificati. All'inizio del gameplay si potrebbe essere abbastanza scettici riguardo la scelta stilistica e grafica con cui il gioco ci presenta il tutorial ma, andando avanti, se ne capisce il perché, e questo vale anche per tutte le altre avventure, rendendole indimenticabili agli occhi del giocatore. Il fattore Horror è ben marcato dalla presenza di Jumpscares vari, da fughe mentre siamo rincorsi da strane creature e dall'ansia provocata da quei livelli che ci danno pochi indizi sul come finirà la storia, facendoci completare ogni missione senza farci domande e sbattendoci in faccia un plot twist che ci farà rimanere a bocca aperta.
  • Presenza di SCP diversi e poco conosciuti
  • Gameplay lento ma scorrevole
  • Grafiche diverse per ogni SCP
  • Presenza di cutscenes a titolo informativo
  • Poco longevo
  • Puzzle semplistici
  • Fughe e gameplay troppo semplici
GLOBALE