Recensione PC
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Titolo del gioco:
Bud Spencer & Terence Hill - Slaps and Beans
Anno di uscita:
2018
Genere:
Azione / Avventura
Sviluppatore:
Trinity Team
Produttore:
Buddy Productions
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Locale a 2 giocatori
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Sito web:
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 7 o superiore - Processore: Intel Core2 Duo E4500 o superiore - Memoria: 2 GB di RAM - Scheda video: GeForce GT 640M o superiore - DirectX: Versione 9.0 - Hard Disk: 2 GB di spazio disponibile - Prezzo €19,99
Box
  • Ecco la schermata iniziale con le opzioni modificabili. Meglio alzare il livello di difficolt&agrave;
  • Ci verr&agrave; chiesto quale dei due personaggi vogliamo interpretare... potremo comunque cambiarlo pi&ugrave; avanti
  • L'inizio richiama &quot;Continuavano a chiamarlo Trinit&agrave;&quot; con i fagioli sul fuoco
  • Servir&agrave; l'agilit&agrave; di Terence per superare questo ponte
  • Dal menu di pausa potremo anche cambiare personaggio
  • La fine del primo livello e l'inizio del secondo... e non diciamo altro...
  • Frase storica, la conoscono anche i sassi
  • La mappa dei livelli, ce ne sono tanti da sbloccare, per un totale di circa 5 ore di gioco
  • Una bella sfida a birra e salsicce. Cosa c'&egrave; di meglio ?
  • Dal Juke Box potremo godere di splendidi brani..ne mancano tanti, speriamo in un sequel
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 06-05-2018
Bud Spencer e Terence Hill tornano sui nostri schermi per divertirci ancora una volta e per farci fare un tuffo nel mare dei nostri ricordi: tra cazzotti, fagioli e storie tutte da rivivere.
UNA COPPIA COMPLETA

Chi ha avuto la fortuna di vivere gli anni '70 e '80 non può non conoscere una delle coppie più complete e controverse che la storia del cinema ricordi: il gigantesco e burbero Bud Spencer, con il suo barbone nero e il suo carattere intollerante, si accompagnava allo smilzo Terence Hill, gracilino ma agilissimo, furbo all'inverosimile e sempre in grado di mettere nei guai il suo compagno. Una coppia che faceva il verso e, in certi paragoni, stonava con altre che hanno fatto la storia del cinema: Ollio e Stanlio, ad esempio, ma anche Fernandel e Gino Cervi, Gianni e Pinotto, Totò e Peppino e potremmo continuare per ore. Si dice sempre che in una coppia che si rispetti, uno deve essere il personaggio forte e l'altro debba fare da spalla. Nel caso di Bud e Terence, però, i due personaggi non sono uno la spalla dell'altro bensì due entità complementari, così diversi da completarsi a vicenda e a rendere uno imprescindibile per l'altro. La vera fortuna della loro carriera è stata però anche influenzata da tutta una serie di parametri "di contorno".


Le splendide colonne sonore degli Oliver Onions, le ottime sceneggiature e soprattutto la presenza di tantissime comparse che, anche nel caso dei cattivi di turno, godevano tutte di un'ottima personalità. Chi dimentica ad esempio il tizio che riceve il cazzotto in testa all'inizio di "Continuavano a chiamarlo Trinità" oppure l'altro che riesce a schiacciare una noce di cocco con una mano in "Più forte ragazzi", o ancora, il coro di "Altrimenti ci arrabbiamo" e la Dune Buggy tutta rossa con capottina gialla? Naturalmente la lista è lunghissima, quasi interminabile, segno tangibile che ogni loro film, a parte le scazzottate, ha lasciato molto di più da ricordare. A differenza di altre produzioni molto più sponsorizzate e costose, i film di Bud e Terence venivano spesso girati con un budget ridotto, quasi al limite, a voler testimoniare che non servono grossi investimenti per divertire il pubblico, almeno quando c'è un talento come il loro sul campo. E così eccoli rivestire i ruoli più disparati per più di 20 anni, dai pistoleri puzzolenti di Trinità agli improbabili agenti di Miami Supercops, o alle persone comuni di Altrimenti ci arrabbiamo. I loro film dove si distribuiscono quintali di sberle senza mai vedere una goccia di sangue poggiano sempre su un canovaccio comune, quello del torto da riparare a suon di cazzotti, regalando al pubblico un paio d'ore di sano intrattenimento senza troppi pensieri.

O SI ODIANO...O SI AMANO ALLA FOLLIA

Il luogo comune secondo il quale un attore non può piacere a tutti, trova la sua massima espressione quando si parla di Bud Spencer & Terence Hill. La particolarità dei loro film, molto più vicini alla fantasia di un cartone che alla realtà di una narrazione cinematografica, rende gli stessi non adatti a tutti. Capita quindi di incontrare persone che non li hanno mai potuti soffrire (ma succede sempre, anche per altre coppie più blasonate) adducendo scuse puerili tipo lo scarso realismo delle scazzottate oppure la banalità del comparto narrativo. Tutti teoremi difficili da accettare e sposare anche perché, tanto vale dirlo fin da subito, io sono troppo di parte essendo un fan sfegatato di Pedersoli e Girotti (questi i loro veri nomi) da sempre ma, si sa, il mondo è bello perché è vario. Chi invece ama i due e i loro film lo fa in genere non per una sana e leggera simpatia, ma spesso con un accanimento che lo porta a conoscere a memoria tutti i brani musicali delle varie produzioni, tutte le battute, i co-protagonisti, le comparse e via dicendo. Quando un paio d'anni fa il "gigante buono" Bud Spencer ci ha lasciati, le attestazioni di stima di tutto il mondo hanno dimostrato quanto forte sia stata la traccia lasciata dalla coppia nell'universo cinematografico. Un'impronta indelebile che non si riscontra spesso neanche in alcune costosissime produzioni di Hollywood e che dà il giusto tributo a due persone che, in ogni loro produzione, hanno messo sempre il massimo impegno. Ci troviamo davanti a film che abbiamo visto e rivisto decine di volte e che vedremo ancora perché pur conoscendoli a memoria non ci stancheranno mai, ricordiamo ancora tutte le loro battute e tutti i motivetti di accompagnamento che ci troviamo a fischiettare ancora oggi e questa è la conferma che, comunque la si veda, quella coppia di attori ha fatto storia nel mondo del cinema.

UN VIDEOGIOCO SU DI LORO?

Ci vorrebbe un articolo enorme, e probabilmente non basterebbe, per insistere su Bud Spencer & Terence Hill ma, in questa sede dobbiamo obbligatoriamente soffermarci sul gioco prodotto dai ragazzi bolognesi del Trinity Team. Quando, qualche tempo fa, giunsero i rumour di una trasposizione videoludica delle gesta dei due attori, i sentimenti sono stati contrastanti anche se l'alone di felicità per la realizzazione di qualcosa che nessuno aveva tentato prima pervadeva sulla paura di un flop videoludico. E' come parlare di un mito con il terrore di non rendergli adeguatamente giustizia. Alla fine del 2017 fu reso disponibile qualche livello, giusto per cominciare a vedere il lavoro degli sviluppatori e, fin da subito si poteva giungere a una conclusione poi suffragata dal prodotto finale: il gioco proposto mirava a colpire le corde della nostra nostalgia per i bei tempi andati, facendoci rivivere alcuni momenti cinematografici scolpiti nella nostra memoria. Partendo da questa considerazione quindi tutto il resto passa in secondo piano e ci riferiamo alla realizzazione tecnica di un gioco che, per diversi motivi, non potrebbe mai competere con realizzazioni più moderne anche per la mancanza di un budget adeguato.


Con un colpo di genio gli sviluppatori hanno puntato sull'effetto nostalgia anche nella realizzazione del loro prodotto: grafica in pixel art, gameplay semplice, per un picchiaduro che potrebbe essere confrontato con produzioni di qualche anno fa come Double Dragon, Crime Fighters e tutta la pletora di picchiaduro a scorrimento che ebbero tantissima fortuna negli anni '90. Nostalgico il concept e nostalgica la realizzazione tecnica per una full immersion nell'oceano dei ricordi. Se lo si guarda con questi occhi, il lavoro dei Trinity assume una connotazione tutta diversa e assolve pienamente allo scopo prefissato, con le legnate che (così come nei film) sono un semplice tassello da intercalare in un puzzle molto più articolato e complesso. Ne vien fuori quindi una specie di medley tra alcuni dei film più famosi di Bud & Terence che ci vedranno visitare alcuni dei set cinematografici dei loro film e dove la trama è un semplice pretesto per coinvolgerci in questo valzer di ricordi.

DA TRINITA' A...

Una volta installato il gioco ci verrà chiesto di scegliere quale dei due personaggi vogliamo interpretare, anche se sarà possibile durante tutto il gioco passare dall'uno all'altro tutte le volte che vorremo, sempre se non giochiamo insieme ad un altro amico (in questo caso ognuno dei due si tiene il suo personaggio per tutta l'avventura). L'inizio del gioco parte, giustamente, dalla scena dei fagioli sul fuoco in pieno deserto di "Continuavano a chiamarlo Trinità" per poi continuare di livello in livello attraverso altre ambientazioni che non vogliamo proprio svelarvi. L'azione è semplice, con il controller si gestiscono due attacchi (uno forte e uno più rapido), le schivate e le parate, naturalmente diversi a seconda del personaggio che decidiamo di adottare. Se Bud sferra cazzotti dall'alto al basso ad esempio, Terence punta tutto sull'agilità distribuendo sberle veloci ma meno potenti (come quella sequenza vista nella palestra di "Altrimenti ci arrabbiamo"), con la possibilità di picchiare un malcapitato anche entrambi, passandocelo tipo pallone da rugby. Sotto questo aspetto, il nostro personaggio manovrato dalla CPU si dimostrerà spesso poco reattivo mentre con un amico umano potremo riuscire a realizzare delle combo di tutto rispetto. Di tanto in tanto sarà possibile sfruttare anche elementi sullo scenario (in genere il tutto è abbastanza preimpostato però), così come potremo utilizzare molti degli oggetti che troveremo in giro per "offendere" l'avversario.


La parte picchiaduro è tutta qui, si mena cercando di andare avanti di livello in livello e provando a non far esaurire la nostra barra di energia che potremo comunque reintegrare, manco a dirlo, mangiando del cibo trovato in giro (fagioli naturalmente) o bevendo della birra prima di rompere il boccale in testa al nostro nemico di turno. L'azione è spesso intervallata da minigiochi che, anche in questo caso, attingono a piene mani dall'universo di Bud & Terence, come quando dovremo sfidare il nostro compagno a una gara a birra e salsicce o quando dovremo vincere una gara con la nostra "fida" Dune Buggy, o quando dovremo menare le mani all'interno di un casolare (con la vista dal di fuori) semplicemente premendo alcuni tasti che compaiono su schermo.


Purtroppo la varietà dei nemici non è proprio elevatissima e una cura maggiore sarebbe stata opportuna prevalentemente sull' I.A. dei nostri avversari che spesso si rivela deficitaria. Alcuni minigiochi poi avrebbero potuto essere realizzati meglio, come la guida della Dune Buggy che farà dannare più dell'immaginabile anche il più tranquillo dei vieogiocatori, così come le boss-fight avrebbero dovuto avere un po' di mordente in più. Tecnicamente il gioco si presenta volutamente (o suo malgrado) datato ma starà ad una valutazione prettamente soggettiva decidere se questo sia un bene oppure un male. Le citazioni naturalmente si sprecano e non solo sull'universo di Bud & Terence, ma sforando nel parco dei videogiochi come quando sentiamo nominare Zuul (Ghostbusters ricorda qualcosa?) (non è che ti sbagli con "Zool" sullo storico Commodore Amiga?... scherzo! -NdNew_Neo) (assolutamente no, è scritto proprio Zuul. -NdIsg71) o quando vediamo chiamare in causa Ritorno al Futuro e altre produzioni che lasciamo a voi il piacere di scoprire. Molto carina la possibilità, tramite menu di accedere ad un Juke Box per ascoltare i brani degli Oliver Onions presenti nel gioco. Ovviamente ne mancano tanti, così come alcuni film non sono citati, buon segno nella speranza di un potenziale sequel.

"Grafica in pixel art, gameplay semplice, per un picchiaduro che potrebbe essere confrontato con produzioni di qualche anno fa come Double Dragon, Crime Fighters e tutta la pletora di picchiaduro a scorrimento che ebbero tantissima fortuna negli anni '90"

È LA SOMMA CHE FA IL TOTALE

Mai come in questo caso la frase, cavallo di battaglia del grande Totò, si rivela azzeccata. Dopo aver parlato delle piccole (grandi) problematiche che affliggono il gameplay, è il momento di vedere gli aspetti positivi. Innanzitutto la grafica in pixel art si rivela adattissima per il gioco in questione: molto colorata, con personaggi ben disegnati e con animazioni all'altezza. I dialoghi, fumettosi sono un continuo revival di citazioni dei vari film e si mantengono in linea di massima su alti standard, salvo scivolare di tanto in tanto. Sulla colonna sonora stupenda e sui buoni effetti speciali (campionati per buona parte dagli stessi film) non c'è molto da dire salvo che contribuiscono positivamente all'atmosfera di gioco. Anche la longevità di circa 5 ore è tutto sommato in linea con il prezzo richiesto per accaparrarsi il gioco anche se il livello di difficoltà avrebbe potuto leggermente essere tarato verso l'alto. Naturalmente come in ogni ricetta che si rispetti, manca ancora l'ingrediente segreto che poi è quello che fa la differenza: in questo caso il colpo da maestro risiede nella personalità vera e propria di Bud Spencer & Terence Hill in grado, solo per il fatto di esserci entrambi, di elevare a dismisura il valore di una produzione che altrimenti avrebbe rappresentato solo un nostalgico picchiaduro a scorrimento. Affronteremo i vari livelli con un sorriso stampato in faccia per tutto il tempo e con gli occhi gonfi per la fortissima nostalgia di tempi che ormai sono andati. Se lo scopo di Trinity Team era quello di farci venire il magone dai troppi ricordi allora è stato centrato in pieno. Ad innalzare il valore della produzione è quindi un insieme di componenti che funzionano proprio perché messi tutti assieme (dalla musica ai film alle citazioni, ecc...). Di conseguenza a meno che odiate proprio Bud & Terence e i loro film, questo è un gioco da prendere senza neanche pensarci due volte dal momento che saprà comunque regalarvi emozioni uniche e irripetibili.

   Modus operandi

Abbiamo esaminato la versione finale del gioco sullo storico duo di attori grazie ad un codice gentilmente fornitoci dagli sviluppatori di Trinity Team.

Bud Spencer & Terence Hill - Slap and Beans si propone come un piccolo gioco in grado di farci rivivere la grandezza dei tempi andati. Una delle coppie più collaudate del cinema con tantissimi film che ci hanno divertito e intrattenuto per anni è pronta a proporsi anche sul monitor del nostro PC. E' vero che ci sono dei difetti e che, come picchiaduro è un po' minimalista, ma vi troviamo anche ambientazioni da urlo, colonne sonore stupende e principalmente il carisma di due personaggi che, comunque la si veda, sono entrati nella storia. Scopo del gioco è quello di farci fare un profondo tuffo nel passato, regalandoci emozioni che ognuno di noi vivrà soggettivamente ma che comunque faranno leva sulla nostra nostalgia. A meno che si sia proprio lontani dall'universo del compianto Bud e di Terence questo è un gioco, unico nel suo genere, da prendere senza neanche pensarci due volte, magari cominciando a fischiettare il motivetto di Trinità già durante l'installazione.
  • Parliamo di Bud Spencer & Terence Hill
  • Ottima grafica in pixel art e colonna sonora stupenda
  • In grado di regalare emozioni indescrivibili
  • Gameplay troppo semplice
  • Ci sono alti e bassi (soprattutto la Dune Buggy)
  • IA non proprio su alti livelli
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA
LONGEVITA'
GLOBALE