A completare il ritorno con il botto del genere picchiaduro, iniziato con Street Fighter 6 (qui la nostra recensione) e seguito con Mortal Kombat 1 (qui la nostra recensione), arriva l'ottavo capitolo del cavallo di battaglia di Bandai Namco. A diversi anni (quasi 8) dall'uscita di Tekken 7, la compagnia nipponica prova il difficile compito di controbattere ai capolavori della concorrenza offrendo un gioco che senza snaturare le basi che hanno fatto la fortuna del brand, possa attirare a se tantissimi nuovi giocatori.
C'è da dire che nel settore dei picchiaduro 3D la concorrenza latita, a differenza dei giochi a due dimensioni dove invece abbonda. Questo perché vari titoli che rappresentavano l'alternativa a Tekken negli anni passati, su tutti Soul Calibur e Virtua Figher, col tempo sono scomparsi lasciando al brand Tekken una sorta di monopolio tra le mani. È altresì vero che questo non è sufficiente, principalmente perché NetherRealm e soprattutto Capcom hanno alzato pesantemente l'asticella qualitativa con i loro ultimi capolavori e poi perché un picchiaduro moderno è costretto a bilanciare non solo il gameplay ma anche la quantità dell'offerta tra comparto offline e multiplayer proprio per accontentare tutti andando a investire su settori prima trascurabili come, ad esempio, lo story mode e la trama di gioco. Le aspettative quindi erano molto alte e fortunatamente, come vedremo nella nostra recensione, sono state fortunatamente ampiamente soddisfatte.
La storia in Tekken 8 riveste un ruolo importante. Fondamentalmente nei capitoli precedenti non c'erano storie strutturate, se si eccettuano gli ending dei vari personaggi, ad accompagnare Tekken fino al 7 capitolo quando fece il suo esordio una narrazione abbastanza confusionaria e caciarona. Visti i risvolti narrativi di Street Fighter 6 e Mortal Kombat 1, anche Bandai Namco è stata costretta a puntare molto su un racconto che continuasse sulla faida tra Jin e Kazuya Mishima fino ad un esplosivo (che naturalmente non vi raccontiamo neanche) finale.
Il risveglio dell'Oscurità, così si intitola lo story mode di Tekken 8 continua, quindi, dal capitolo precedente: a tal proposito è possibile vedere dei filmati riassuntivi di tutti i Tekken (presenti anche nella demo pubblicata prima dell'uscita. - NdNew_Neo) usciti finora che in una sorta di disegni in bianco/nero ci raccontano storie di sotterfugi, vendette, faide e scontri fino allo stato attuale. Affronteremo un'avventura che ci terrà impegnati dalle 5 alle 6 ore e che si caratterizzerà per un incipit assolutamente fantasy e discostato dalla realtà. La narrazione di Tekken 8 è tutto fuorché realistica, anzi esagera al punto tale da scadere spesso nel grottesco, riuscendo però a raggiungere l'obiettivo di una storia bella da vivere fino in fondo. È come dire che si eccede a tal punto da risultare quasi normale. Tra moto che volano, personaggi che non conoscono leggi di gravità e distruzioni esageratissime, assistiamo a uno spettacolo imperdibile influenzato positivamente dalla "mano" di Yohei Shimbori (di Dead or Alive) e continuamente altalenante fra le lotte interiori di Jin e la potenza devastante di Kazuya. Naturalmente superati i primi capitoli entreranno in scena anche altri personaggi, ma non vogliamo svelarvi nulla proprio per evitare fastidiosissimi spoiler. Fatto sta che la storia non potete perdervela.
Oltre alla Standard Edition disponibile al prezzo di €79,99, Tekken 8 viene proposto anche nelle seguenti versioni:
Il gioco base
Pass personaggio giocabile anno 1
4 personaggi giocabili aggiuntivi
Skin avatar: Kinjin
3 giorni di accesso anticipato per i personaggi DLC
Costume personaggio: Pacchetto completo d'oro
1 costume per ciascun personaggio giocabile (32 in totale)
Costume avatar: Set T-shirt TEKKEN classica
32 design
Skin avatar: Kazuya Mishima, Jin Kazama e Jun Kazama
Gli sviluppatori hanno puntato molto sulla storia in single player tanto da dedicarvi le risorse maggiori dal punto di vista grafico e delle animazioni, ovviamente un po' ridimensionate per il comparto online fino a semplificare alcuni controlli di gioco per rendere la storia alla portata di mano di tutti. Effettivamente anche Bandai Namco ha seguito la moda del momento dei controlli semplificati, in questo caso attivabili (e disattivabili) alla pressione del tasto LB del controller. In questo caso però avremo la riduzione del parco mosse a 5-6 più facili da apprendere per il giocatore neofita perdendo tutte le altre mosse che non saranno disponibili. Da un lato il sistema funziona, a patto però di limitarsi a usarlo solo durante l'avvicinamento iniziale al gioco, poi conviene abbandonarlo per evitare di perdersi il bello di tutta la produzione. Siamo ben lontani quindi dalle mosse semplificate introdotte da SF6. Il comparto in single player si completa anche con gli Episodi Personaggio, con una sorta di storia arcade vecchio stile dove affronteremo cinque battaglie fino a poter godere poi dell'end game di un determinato lottatore.
Molto interessante invece la Quest Arcade, una sala giochi enorme dove accedere con il nostro avatar per avvicinarci ai vari cabinati da esplorare uno dopo l'altro. In realtà l'avvicinamento ai vari cabinati, in pieno stile anni '90, nasconde il vero e proprio tutorial di Tekken 8. Il sistema di apprendimento pensato per noi dagli sviluppatori è veramente tarato per tutti. I neofiti potranno apprendere le basi dei vari combattimenti (fin dal concetto che ogni tasto del controller si riferisce a un arto del lottatore) e soprattutto le mosse dei diversi personaggi, mentre gli utenti più "avanzati" potranno affinare le loro tecniche scalando, di cabinato in cabinato, le varie curve di difficoltà del gioco.
Tekken 8 è probabilmente il picchiaduro più complesso sul mercato e presenta un roster ampio di personaggi tutti diversi tra loro nelle tecniche di attacco e difesa. Riuscire a padroneggiarne bene uno è già un'impresa, figurarsi apprenderne di più: fino a un certo tipo di livelli la cosa è possibile, ma se vogliamo sfidare i campioni che girano per il web il discorso cambia radicalmente. La Quest Arcade non è solo utile per imparare a giocare, ma anche perché permette di sbloccare personalizzazioni per il nostro avatar e soprattutto la Ghost Mode: la modalità fantasma, vera innovazione del genere, permette alla CPU di imparare il nostro stile di gioco e di simularlo su schermo. A parte il fatto che affrontare se stessi è utile per individuare i propri limiti e i margini di miglioramento, è veramente interessante affrontare i "fantasmi" di altri giocatori, magari campioni sul web per scoprire che sono ancora più forti del livello massimo di difficoltà di Tekken 8 stesso: una bella sfida tutta da provare!
A completare il comparto offline di Tekken 8 ci pensano la modalità 1vs1 in locale, l'Allenamento personalizzabile al massimo e utile per apprendere le combo, le parate e così via, e soprattutto il graditissimo ritorno del Tekken Ball, affrontabile in locale (contro la CPU o un'avversario in presenza) oppure online. Ripescato da Tekken 3 il beach volley a suon di mazzate torna in tutto il suo splendore con alcuni piccoli correttivi interessanti, soprattutto per quanto riguarda il Rage Art che rende ancora più imprevedibile la traiettoria della palla.
Il roster di Tekken 8 vanta ben 32 differenti lottatori con ben 3 personaggi inediti:
Il resto del cast è stato interamente ridisegnato e rivisto, pur mantenendone la struttura di base (che farà la felicità di chi ha giocato a Tekken 7) ma modificandone alcuni Heat (ne parliamo fra pochissimo). Siamo alla presenza di un roster di tutto rispetto con tantissimi personaggi ottimamente caratterizzati e soprattutto diversificati nello stile di combattimento. Ci sta tutto il provarli uno dopo l'altro fino a trovare quello che si adatta di più al nostro stile di gioco.