Cari amici, ma soprattutto care amiche!
Questo 2022 che sta per concludersi è stato un anno molto duro per me, soprattutto a livello familiare. Prendersi cura del proprio papà anziano è un compito gravoso e di grande responsabilità, ma al contempo ti fa maturare e crescere più rapidamente al livello personale e genitoriale, perché le parti s'invertono e dai il massimo per farlo stare nel migliore dei modi sia al livello sanitario che umano.
Tornando a noi, come potete constatare dai nostri articoli, il livello di passione e professionalità non è mai mancato. Personalmente, da Direttore e Responsabile PR del portale, dispiace che diversi titoli di un certo peso non li abbiamo potuti recensire a causa - permettetemi di dirlo - della scarsa attenzione e poco interesse dei principali publisher e agenzie PR verso siti come il nostro che non possono dare numeri di quelli che conosciamo tutti. Mi dispiace soprattutto per i redattori che avrebbero dato tutto per poter contribuire professionalmente e con grande passione nel redigere pezzi che non sfigurerebbero se paragonati a siti di livello nazionale che tutti noi conosciamo. Se non trovate le recensioni dei titoli del momento, sappiate che non dipende da noi.
Se vediamo l'altro lato della medaglia, le proposte di publisher e sviluppatori indipendenti non sono mai mancate. E questa volta dispiace a noi non poter accontentare tutti; cercheremo di aumentare il quantitativo di articoli per soddisfare una mole di richieste sempre maggiore. Grazie di cuore a tutti e che queste festività diano a tutti serenità e un ritorno, ormai, quasi alla normalità dopo la Pandemia di Covid-19 che ci stiamo ormai lasciando alle spalle.
Nonostante tutto le ore di gioco di divertimento e di test non sono mancate. Paradossalmente sono riuscito a giocare a più titoli, passandoci anche più ore nei momenti liberi che avevo. E devo dire che i videogiochi, da questo punto di vista, sono un vero toccasana: mi hanno rilassato, emozionato e staccato il giusto dalle difficoltà e dai pensieri... per poi affrontarli col giusto spirito, dedizione e determinazione. Una menzione voglio darla a Horizon II: Forbidden West: un vero gioiello di tecnica, di storia, di coinvolgimento emotivo e musicalmente sublime. Il gameplay, pur basandosi sull'ottimo primo capitolo, mi ha preso così tanto che la voglia di completarlo al massimo è sempre maggiore.
Concludo, come ormai faccio sempre, con un pensiero per il mondo del Volontariato in ogni sua forma. Nel piccolo e in silenzio tante anime prodighe al prossimo mettono a disposizione il loro tempo, la professionalità e il cuore per aiutare chi è in difficoltà, allo scopo di poter lasciare un mondo migliore a chi verrà dopo. A loro va tutto il mio rispetto, perché grazie a queste persone che la società di oggi ha ancora un futuro. La guerra non è mai una giustificazione, ma un crimine!
Buon Natale, e che questo Natale sia di serenità per tutti...
Roberto “New_Neo” Sorescu
Ed eccoci ad un altro Specialone Natalizio chiamato per l’ennesima volta, e sempre con immenso piacere, a un bilancio annuale sulla mia collaborazione con GamesArk.it. Quest’anno ci sentiamo finalmente più liberi dall’ondata pandemica che ha condizionato la nostra vita negli anni passati. Il Covid-19 non è scomparso del tutto ma finalmente ci sta dando tregua, di conseguenza la gente ha ricominciato a uscire e a intrecciare relazioni sociali (era ora).
Per quanto riguarda i videogiochi, nostro “mestiere” da sempre, durante l’anno abbiamo assistito a graditi ritorni, come Syberia: The World Before e Return to Monkey Island: titoli che hanno dovuto affrontare il pesante paragone con veri e propri capolavori dei capitoli precedenti, uscendosene tutto sommato abbastanza bene. C’è anche stato il ritorno di Dying Light con il secondo capitolo della saga (qui la recensione di Dying Light 2 Stay Human) che, anche se non è riuscito a bissare il successo del primo episodio, ha comunque intrattenuto milioni di giocatori e continua a farlo grazie all’ormai storico supporto all’Endgame tipico di Techland. Prodotti nuovi che hanno seguito la tendenza sempre più diffusa di escludere, purtroppo, il doppiaggio italiano anche da titoli tripla A, segno tangibile della scarsa considerazione verso il nostro bel paese. Scelte commerciali per certi versi incomprensibili, soprattutto quando un gioco è doppiato anche in portoghese brasiliano e non in italiano. Se il risparmio economico in fase di realizzazione può interessare il panorama indie, a causa dei bassi budget a disposizione, questo non è giustificabile per produzioni di alto livello. Ad oggi però, malgrado gli sforzi, il livello Top raggiunto da Red Dead Redemption II non è stato neanche sfiorato.
Cosa è lecito attendersi per il prossimo anno?
Sicuramente un miglior “sfruttamento” delle nuove console, dal momento che gli hardware di PlayStation 5 e Xbox Series X possono fare sicuramente meglio, dall’altro ci si aspetterebbe qualche gradita sorpresa, GTA 6 su tutti. L’importante è però che escano giochi in grado di emozionarci, divertirci e regalarci ore di puro intrattenimento. Sotto questo punto di vista il mercato Indie sta sicuramente dicendo la propria, con idee innovative, spesso geniali, limitate solamente dalle scarse risorse a disposizione degli sviluppatori. Chiara dimostrazione del fatto che se un’idea è buona, lo è a prescindere dalle risorse necessarie per svilupparla.
Dal nostro punto di vista non possiamo che auspicare che il mercato dei videogames cresca ancora di più, magari con un occhio di riguardo al mondo degli Open World: giochi in grado di regalare quel senso di libertà che permetta al giocatore di scegliere se concentrarsi su una quest oppure passare mezz’ora davanti alla console semplicemente girovagando per le varie mappe, in totale relax. Sotto questo aspetto sicuramente Dying Light 2 Stay Human ha centrato pienamente l’obiettivo, grazie a mappe intrise di oggetti tutti da scoprire e raccogliere e a missioni sempre all’altezza della situazione. Il gioco Techland ha anche sancito l’eterna presenza degli ormai “cari vecchi zombie” che non passano mai di moda. Chiaramente il nostro sogno è quello di vedere tanti Red Dead Redemption II ma quello, in quanto capolavoro, fa parte di quei titoli che escono fuori solo ogni tanto.
A proposito di graditi ritorni non posso non citarne uno cartaceo. La saga della Spada di Ghiaccio, che tutti i lettori di Topolino ben conosceranno e che esordì 40 anni fa dalla matita di Massimo De Vita, dando poi vita a una vera e propria quadrilogia, ritorna a ridosso del Natale con un quinto capitolo tutto da gustare. Secondo me leggere, anche un fumetto perché no, è una sana abitudine che soprattutto i ragazzi di oggi dovrebbero imparare ad apprezzare sempre di più.
Di conseguenza, con la voglia di raccontare sempre i nuovi giochi che usciranno, per provare a consigliarvi e ad appassionarvi e stracolmo di speranza per il futuro non mi resta che augurare a tutti i lettori di GamesArk.it un sereno e felice Natale e un anno nuovo che possa regalarvi tutti i sogni che avete nel cassetto.
Giuseppe ‘Isg71’ Iraci Sareri
Considerando i presupposti del biennio precedente sono arrivato al 2022 senza nessuna particolare aspettativa e come spesso capita in questi casi ci si accorge a posteriori che non sia andata poi così male. Certo, non posso esimermi dal notare come i publisher ormai siano orientati esclusivamente alle console di ultima generazione – è la legge del mercato ovviamente: i giochi servono per vendere le console [sempre ammesso di riuscire ad acquistarle a prezzi onesti, il ché non è così semplice], le console servono per vendere i giochi e a nessuno importa di vendere giochi per console vecchie, a meno di non essere uno sviluppatore indie. Non è quindi una sorpresa che il sottoscritto nell'ultimo anno abbia potuto recensire sulla sua “vecchia” PS4 quasi esclusivamente prodotti indie.
Non avendo dunque potuto mettere le mani sui nuovi Horizon, God of War, Final Fantasy ed altro, faccio un po' il punto della situazione con gli occhi di chi magari vuole divertirsi spendendo un po' meno. A conti fatti, l'unico titolo “blasonato” – seppure comunque di nicchia – che mi sia passato per le mani è stato Dynasty Warriors 9 Empires, il quale per lo meno ha avuto successo nella sua opera di restauro nei confronti di un brand che col capitolo ufficiale aveva preso una deriva sgradevole. Mantenendosi nei nomi noti non possiamo non citare il grande ritorno delle TMNT con Shredder's Revenge, grandissimo omaggio in salsa moderna ai titoli classici che abbiamo poi ritrovato nella Cowabunga Collection. Sempre in tema di IP importanti, impossibile non ricordare Vampire: The Masquerade – Swansong che, nonostante i suoi limiti, è riuscito a trasmettere il mood di una campagna del gioco di ruolo pen & paper.
Tra i titoli indie da ricordare, invece, non possiamo non citare il peculiare Wild West, il divertente Intrepid Izzy e l'impegnativo Super Woden GP a cui, veramente, manca solo il multy online per essere un vero capolavoro. Edge of Eternity è stato una piacevole parentesi, mentre assolutamente deludenti sono stati The Dark Prophecy , Shattered – Tale of the Forgotten King , Blind Fate: Edo no Yami e soprattutto quel Final Vendetta che ha promesso tanto e mantenuto poco. Fortunatamente, anche quest'anno è arrivata poco prima di Natale la “chicca” che risolleva l'asticella del gradimento generale: parliamo di quel Chained Echoes che ci ha dimostrato come la passione di un unico sviluppatore possa dare ancora oggi vita a dei piccoli capolavori.
... e con questo si conclude il report annuale del sottoscritto: adesso scusate ma vado a seppellirmi in un sarcofago egizio a drogarmi di Gems of War almeno fino all'Epifania. Auguri a tutti!!!
Tommaso "Tatsumaki" Alisonno
Beh, che dire… un altro anno volge al termine… il 2022 può essere considerato come un anno di restaurazione dalla pandemia, ma come le ciliegie, un problema tira l’altro, e con le tensioni tra Russia e Ucraina ci ritroviamo ad affrontare una nuova crisi; oramai ci stiamo per fare l’abitudine suppongo. Tuttavia, non sono qui per parlare di crisi o di altri argomenti deprimenti/noiosi, visto che tendo a parlare di cose che interessano a me e ad un altro paio di persone che casualmente sono informate sull’argomento che ho scelto. Questa volta voglio riflettere un pochino su una tendenza molto attuale che ho visto svilupparsi negli ultimi anni, in particolare questo: l’avvento dei video brevi.
Tik Tok oramai lo conoscono cani e porci e il loro format di video brevi è stato scopiazzato sia da youtube, con youtube Shorts, sia da Facebook/Instagram con i reel. Ho notato come questi video fanno un ottimo lavoro a catturare l’attenzione dell’utente medio e a spingerlo subconsciamente a scorrere e scorrere e scorrere… fino a quando non si sono passati 40 minuti a fissare cose più o meno stupide sul cellulare; ho notato anche come la durata dell’attenzione sia enormemente diminuita per chi guarda continuamente questo formato di video, perché essendo così breve, abitua la mente a venire al punto della situazione. Personalmente ho preso i provvedimenti necessari per evitare di farmi contagiare da quella che è una vera e propria dipendenza: per Facebook e Tik Tok è facile, perché non li uso mai; Tik Tok non l’ho mai installato e Facebook non lo uso da così tanti anni che ho scoperto l’altro giorno che il mio account è stato cancellato, come se fossi morto; meglio così.
Il problema si è posto con Youtube, visto che sono un utente abbastanza abituale all’inizio ci sono “cascato” anche io. Tuttavia, sono stato tempestivo ad usare delle patch per Youtube Vanced e ho completamente purgato gli Youtube Shorts dal mio client. Decido io cosa voglio vedermi su Youtube, non loro! Anche perché conosco ormai bene il gioco che fa google, dopo che mi hanno bannato il canale youtube mentre mi stavo godendo una giornata in spiaggia e non ne hanno voluto sapere per un mese di insistenza a controllare il mio caso; il mio canale è stato bannato per “spam” lo stesso canale personale dove non ho pubblicato neanche un video, finendo per buttarmi fuori anche da quello con 700 iscritti. Se non sei uno importante che si mette a minacciarli su twitter, quelli non fanno niente; bella la libertà di parola, eh?
Tuttavia, non voglio finire questo mio commento personale con una brutta nota, ho visto che il 2023 sarà un grande anno per la storia del gaming e non vedo l’ora di vederlo da me. Spero che qualcosa salvi questa società, perché allo stato attuale la vedo pesantemente in declino… Almeno potrò passarmi il tempo su qualche buon gioco nuovo sapendo che non sarò da solo. Vi auguro a tutti delle buone vacanze e spero che quello che ho scritto vi faccia riflettere sull’uso dei nuovi social che stanno cercando di imporci. Se invece vi ho solo depresso scusate, ce l’ho per vizio di parlare di argomenti seri, vorrei tanto potere parlare di come questo gioco mi ha stupito o di come questa console sta andando benissimo, ma non sono il tipo da parlare di queste cose, sono più un nerd che ha un’idea molto chiara e pessimistica sul mondo. Vi auguro nuovamente buone feste!
Antonio "A77" Iraci Sareri
Salve a tutti!
Questo è il primo speciale a cui contribuisco, nonostante sia stato accettato nel team dei redattori questo Gennaio. Dopo aver fatto quasi un anno di esperienza come redattore, ho scoperto un lato dei videogiochi che mi era sconosciuto: essendo abituato a divertirmi senza dare troppa importanza agli errori degli sviluppatori che si presentavano nei giochi, ho vissuto la mia esperienza videoludica in una cieca ignoranza, che limitava, quasi sopprimeva il lato e l’occhio critico che ogni redattore deve avere e poi sviluppare durante il proprio percorso di crescita.
Qui a GamesArk.it, non solo ho migliorato queste abilità, imparato a scovare anche gli errori più nascosti e appreso come dare valutazioni coerenti in base all’esperienza che il gioco ti propone, (qualità che sono importanti anche nel mondo del lavoro o nella vita di tutti i giorni: avere un occhio critico affinato può essere davvero utile in qualsiasi situazione) ma ho anche fatto tante nuove conoscenze e amicizie. L’ambiente che GamesArk.it offre è più di famiglia che di “lavoro”, dove ogni redattore è pronto ad aiutarti, dandoti consigli per migliorare lo stile di scrittura ed articolare di più i periodi grammaticali. Ci tengo infatti a ringraziare tutto lo staff del sito soprattutto Roberto - il direttore - e Giuseppe - il caporedattore - che si occupano di rivedere gli articoli scritti e dare un giudizio per distinguere i punti forti ed i punti deboli della propria recensione, aiutandoti a crescere nel campo della scrittura.
Ho avuto modo di provare tanti giochi durante la mia permanenza qui nel sito, e ho notato che molti dei nuovi titoli che sono usciti quest’anno, o almeno, quelli che ho avuto sotto mano e recensito, hanno in comune il fatto che la casa sviluppatrice sia composta da una o due persone, come ad esempio, SIGNALIS, EBOLA 3 e Moonscars. Nonostante tutto, però, il numero ristretto di partecipanti al progetto i risultati sono estremamente degni di nota, infatti tutti e tre i giochi hanno ricevuto un voto molto alto nella pagella e anche tanti apprezzamenti dalla community e da noi. Mi piace pensare che il mondo della tecnologia si sia evoluto così tanto da permettere ad ognuno di creare il proprio gioco, con una propria storia, delle proprie meccaniche e una propria grafica, mentre invece all’inizio dell’era videoludica, lo sviluppo dei giochi era destinato alle sole compagnie che possedevano dei fondi sostanziosi per poter sostenere le spese per le apparecchiature ed il team di programmatori, degli artisti musicali e dei grafici.
I titoli precedentemente citati sono la prova che non serve avere tante persone a lavorare per un progetto, né tantissimi fondi, ma basta la forza di volontà, tanto lavoro e una passione molto forte per la propria professione. Auguro a tutti questi sviluppatori di poter proseguire il loro percorso al meglio, terrò d’occhio le loro carriere per rimanere aggiornato sulle prossime uscite, come un ipotetico SIGNALIS 2 o un EBOLA 4, sperando di poterle provare e recensire qui su GamesArk.it. E ovviamente auguro a tutti noi un felicissimo Natale e un anno nuovo privo di catastrofi mondiali, e che ci porti il riposo che meritiamo da ormai tanto tempo.
Ad maiora semper!
Federico "Zombo" Giunta
TUTTA LA REDAZIONE DI GAMESARK.IT AUGURA UN SERENO NATALE A TUTTI I VIDEOGIOCATORI E A TUTTE LE PERSONE CHE AMANO QUESTO MEDIA.
BUONE FESTIVITA'... CON UN 2023 CHE SIA L'ANNO DELLA PACE...
CHE LA FOLLIA DELLA GUERRA CESSI!