Sistema Operativo: (64 e 32 bit) Windows 10 / 8 / 7 / Vista - CPU: Intel Core i3/i5/i7 2.0 GHz CPU dual-core o 3.0 GHz AMD CPU - RAM: 4 GB - Scheda Video: NVIDIA GeForce 260/Radeon HD 4000 Series - DirectX: Versione 10 - Hard Disk: 6 GB. Dettagli grafici al massimo solo nei sistemi a 64 bit.
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Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci SareriPubblicato il: 04/09/2015
Finalmente Trine 3 e' uscito in versione completa. Affiliamo le armi, abbiamo una missione da compiere.
Dopo l'Early Access di aprile che aveva dato la possibilità di giocare una parte della nuova fatica Frozenbyte, è finalmente venuta alla luce la versione completa del gioco. Per tutti coloro che erano rimasti a metà quindi dopo le missioni/tutorial iniziali e la prima missione completa, adesso è possibile portare a termine l'avventura dei tre eroi e vedere la conclusione della storia.
Va detto tuttavia che l'accesso anticipato al gioco avrebbe dovuto permettere agli sviluppatori di raccogliere i feedback degli utenti e di capitalizzarli al meglio apportando in corsa le dovute correzioni al prodotto finale. Pur esaltando la bravura e la professionalità del team Frozenbyte e la buona risposta partecipativa degli utenti, tuttavia non si può fare a meno di notare che le promesse sono state mantenute solo in parte.
Altri problemi sono sorti nel frattempo, come la limitazione del budget che ha costretto gli sviluppatori a interrompere praticamente a metà il loro gioco per rientrare nei costi sostenibili. Naturalmente questo è un peccato dal momento che finora la serie Trine ha regalato delle vere e proprie perle di programmazione e quindi avrebbe secondo noi meritato maggior fiducia, anche a costo di alzare un po' il prezzo d'acquisto.
DOVE ERAVAMO RIMASTI?
Nell'anteprima del gioco (disponibile qui) i nostri tre eroi Pontius, Zoya e Amadeus si erano presentati in modo da permetterci di prendere confidenza con i comandi di gioco e con i personaggi stessi. Successivamente alle missioni iniziali (veri e propri tutorial...NdR) avevamo iniziato l'avventura alla ricerca dei frammenti del Trine disintegrato dal cattivo di turno.
Come abbiamo già visto in fase di anteprima, la vera innovazione di Trine 3 rispetto ai suoi predecessori è l'aspetto grafico in 3D che permette di muoversi anche in profondità. Pur se limitati nell'azione, dal momento che non si può andare sempre dove si vuole, la nuova prospettiva è realizzata piuttosto bene anche se un controllo di rotazione della telecamera avrebbe sicuramente giovato al gameplay.
Avevamo quindi sconfitto il primo boss di turno e completato l'assaggio del gioco concesso dai programmatori con l'accesso anticipato. Naturalmente ora ci sono parecchie altre missioni e l'evoluzione della trama si dipana in ramificazioni piuttosto articolate che lasceremo a voi il piacere di scoprire.
Senza soffermarsi più di tanto sulle abilità dei tre personaggi - che alla fine sono sempre le stesse dei precedenti capitoli -, ecco quindi il mago Amadeus, in grado di materializzare e spostare oggetti per raggiungere posti altrimenti inaccessibili; la ladra Zoya, che può contare sul suo fido arco per combattere contro i cattivi e in grado di agganciare anelli per spostare a suo piacimento piattaforme e aprire porte, mentre il paciocco Pontius è un gran combattente in grado di sbaragliare orde di nemici contando sulla sua fida spada e sul suo scudo, da usare anche come paracadute durante i salti.
LA NATURA DI TRINE
Trine 3: Artifacts of Power rimane sempre un gioco di piattaforme condito da una serie di enigmi spesso parecchio ingegnosi, basati sulla presenza della fisica e sulla capacità del giocatore di combinare l'azione dei tre eroi per poter proseguire nell'avventura. Pur nella nuova veste grafica quindi il concept di gioco è sempre quello, anche se l'aggiunta della profondità 3D dà quel "qualcosa in più", abbastanza per poter parlare di innovazione. Serve un po' di tempo infatti per abituarsi alla nuova prospettiva e, da questo punto di vista, purtroppo spesso la telecamera di gioco non aiuta, dal momento che spesso non è nella posizione giusta per permetterci di muoverci con la precisione richiesta da un platform. Questo problemino per fortuna si riesce a superare con un po' di pratica e, dopo aver accumulato esperienza, ci troveremo raramente a sbagliare per colpa dell'inquadratura di gioco.
Alternare i personaggi è uno spasso, anche perchè in alcuni punti non riusciremo ad andare avanti se non utilizzeremo l'abilità richiesta per spostare quella piattaforma oppure per aprire quell'altra porta. Quando uno dei nostri protagonisti muore, gli altri possono riportarlo in vita avvicinandosi al suo spirito e donandogli un po' di energia vitale: di conseguenza progredire nel gioco Frozenbyte non è tanto un problema di vite a disposizione, quanto di pazienza richiesta per risolvere i vari enigmi.
Lo scopo è andare avanti raccogliendo tutti i cristalli gialli disseminati nell'area di gioco, operazione che difficilmente riuscirà al primo tentativo. Per fortuna dalla mappa principale potremo vedere quanti cristalli abbiamo dimenticato in ogni locazione e tornare indietro per rimediare quando lo riterremo opportuno. Il massimo del divertimento naturalmente ci viene offerto dal multigiocatore che, come già visto anche negli episodi precedenti, ci permette di scegliere un personaggio da manovrare mentre altri due amici online si occuperanno degli altri: un'opportunità che necessita di una grande sincronizzazione dei movimenti per riuscire ad andare avanti nelle missioni.
TECNICAMENTE SPETTACOLARE
Frozenbyte nella serie Trine ci ha ormai abituati ad un comparto tecnico di tutto rispetto, con una grafica bella, pulita e dettagliata, al punto da poter essere definita artistica in diverse locazioni di gioco. Il comparto sonoro fa da accompagnamento con musiche d'atmosfera, mentre la meccanica di gioco ormai ben collaudata garantisce sicuramente tanto divertimento.
Ci sono livelli come l'Accademia Astrale in grado di lasciare a bocca aperta qualsiasi utente si avvicini al prodotto, con giochi di luci ed ombre davvero spettacolari e con enigmi ottimamente studiati e in grado di crearci più di una difficoltà. Tuttavia la longevità di Trine 3: Artifacts of Power risente delle problematiche viste, con una trama che risulta quasi troncata a metà e una chiusura del gioco piuttosto frettolosa che lascia un po' di amaro in bocca.
Sicuramente un paio di livelli in più sarebbero stati opportuni e comunque è lecito a questo punto attendersi qualche contenuto scaricabile aggiuntivo, soprattutto se la vendita del gioco dovesse andare bene ed arrivassero quindi nuove risorse economiche in mano agli sviluppatori. Forse, vista la qualità realizzativa del gioco, sarebbe auspicabile che qualche grosso distributore si offrisse di finanziare questo progetto.
Una delle rinunce che pesa di più in questo capitolo della saga riguarda la mancanza dello skill tree che impedisce ai nostri eroi di progredire nelle abilità personali durante l'avventura: di conseguenza i nostri tre desaparecidos saranno in grado di fare solo e sempre le stesse cose dall'inizio alla fine. Inoltre la sfida si rivela spesso troppo facile, tanto che il gioco può essere tranquillamente completato in 5-6 ore, pochino anche per un prodotto di fascia bassa di prezzo. Inoltre si nota un minimo di sbilanciamento nelle abilità dei tre protagonisti, quindi ad esempio nella lotta useremo quasi esclusivamente Pontius, capace di sbaragliare intere orde di nemici senza alcun problema, mentre i boss di fine livello - sebbene realizzati in modo eccezionale - non di rado sono abbastanza semplici da sconfiggere. Diciamo che un pizzico di difficoltà maggiore forse avrebbe giovato alla longevità di gioco.
CONCLUDENDO...
Trine 3: The Artifacts of Power è in grado di offrire qualche ora di sano divertimento, grazie ad una realizzazione tecnica eccezionale come sempre che ci farà sgranare gli occhi praticamente ad ogni nuovo livello. Il gameplay regge ancora ed è in grado di divertire pure nella nuova veste 3D. Peccato per l'interruzione forzata della programmazione e per la longevità non troppo alta, anche in considerazione del prezzo di vendita. Auspichiamo pertanto, ancora una volta, l'uscita di un downloadable content, per esempio dei nuovi livelli aggiuntivi, anche perchè con la dovuta longevità e una piccola calibrazione della difficoltà di gioco Trine 3 non avrebbe niente da invidiare a prodotti venduti ad un prezzo decisamente più alto.
Modus Operandi: abbiamo potuto provare il gioco grazie ad un codice Steam gentilmente fornitoci da Frozenbyte.
Il terzo episodio di Trine si presenta molto bene, con un comparto tecnico che evidenzia in ogni suo particolare la cura artistica degli sviluppatori dedicata al gioco. Una grafica 3D spettacolare, supportata da una colonna sonora abbastanza delicata e soprattutto adeguata e con un gameplay in grado di divertire gli amanti dei platform e anche chi si avvicina al genere per la prima volta. Gli enigmi sono parecchio intelligenti, così come visto anche negli episodi precedenti della saga e spesso ci metteremo un po' prima di venirne a capo. Il multiplayer come sempre amplifica il divertimento soprattutto se Trine 3: The Artifacts of Power viene giocato con partner in grado di adattarsi allo stile di gioco altrui. Peccato per la longevità un decisamente bassa, ma a questo prezzo ci si può fare lo stesso un pensierino.