Serie "Lost in Manga" - topic ufficiale

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BoZ
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Serie "Lost in Manga" - topic ufficiale

Messaggio da BoZ »

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BoZ
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Re: Lost in Manga #1 - topic ufficiale

Messaggio da BoZ »

...ma un applauso a Martokkia? :clap:
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Emmetikappa
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Re: Lost in Manga #1 - topic ufficiale

Messaggio da Emmetikappa »

Grazieeeeeeeeeee!!! :D
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Caporale Jonlan
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Re: Lost in Manga #1 - topic ufficiale

Messaggio da Caporale Jonlan »

Non mi è chiaro il senso di questa affermazione:

Probabilmente vi chiederete cosa rende un manga diverso da un fumetto occidentale [...] il manga rispetto al fumetto occidentale focalizza maggiormente sull’immagine e l’aspetto psicologico dei personaggi.

A parte che la dizione "fumetto occidentale" mi sembra quantomeno generica - vorrei sapere cosa hanno in comune fumettisti estremamente diversi tra loro come Stan Lee, Enki Bilal, Enrique Breccia, Andrea Pazienza, Hugo Pratt, Alan Moore, John Byrne, Will Eisner ecc., al di là di operare (o aver operato) in paesi considerati parte del cosiddetto "Occidente" -, non capisco cosa c'entrino l'immagine e la psicologia dei personaggi con l'appartenere a un'area geografico-culturale piuttosto che a un'altra.
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Emmetikappa
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Re: Lost in Manga #1 - topic ufficiale

Messaggio da Emmetikappa »

Ho semplicemente fatto una distinzione generica su ciò che può distinguere un manga da un fumetto occidentale, inteso come "tutto ciò che non è manga". Sul fatto che non tutti i fumetti occidentali siano uguali siamo perfettamente d'accordo. Ho voluto solo mostrare le differenze più significative.
Il manga in genere ha molte più immagini che testo. Se leggi fumetti come "Bleach" o "Naruto" ti renderai conto che sono costituiti prevalentemente da immagini e pochissimi baloon per pagina.
Per quanto riguarda la psicologia dei personaggi, intendevo dire che nei manga si tende maggiormente a scavare in fondo al personaggio e ad evidenziarne la complessità. E' difficile trovare in un manga un personaggio stereotipato, come il supereroe della situazione, il coraggioso cowboy o l'astuto criminale. Non nego che i personaggi possano essere ben caratterizzati anche nei fumetti occidentali ma, in genere, hanno una psicologia molto meno complessa di quelli manga.
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Caporale Jonlan
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Re: Lost in Manga #1 - topic ufficiale

Messaggio da Caporale Jonlan »

Emmetikappa ha scritto:
Per quanto riguarda la psicologia dei personaggi, intendevo dire che nei manga si tende maggiormente a scavare in fondo al personaggio e ad evidenziarne la complessità. E' difficile trovare in un manga un personaggio stereotipato, come il supereroe della situazione, il coraggioso cowboy o l'astuto criminale. Non nego che i personaggi possano essere ben caratterizzati anche nei fumetti occidentali ma, in genere, hanno una psicologia molto meno complessa di quelli manga.
Carissima, ti potrei portare centinaia di esempi contrari. Per cominciare, potresti rifarti agli autori che ho citato prima. Scoprirai che non è affatto come scrivi. Forse poteva essere così ai tempi di Max Fleischer, ma già dalla fine degli anni '50 il fumetto era diventato "adulto", tanto da spingere negli USA alla creazione della Comics Code Authority per riportarlo su binari più "tranquilli". Dagli anni '60 in poi, a partire dai celebri "supereroi con superproblemi" Marvel, è tutto cambiato. Per non parlare di aree come l'Europa occidentale o l'Argentina, dove il fumetto non è mai stato vincolato dalla censura, o almeno mai così pesantemente come negli Stati Uniti.

Per converso, i manga sono molto più caratterizzati come "genere". In nessun altro paese esistono fumetti dal target così delimitato come in Giappone, specificatamente pensati per un pubblico particolare. Proprio per questo in non pochi manga abbondano gli stereotipi - le serie ad ambientazione scolastica, per esempio, o quelle apocalittico-postatomiche hanno il loro bravo esercito di stock characters ben riconoscibili: il nerd, il rubacuori, l'innamorata respinta, gli abitanti del villaggio che han paura pure della loro ombra, il cattivo-che-diventa-buono-quando-le-cose-cominciano-a-mettersi-male-per-lui, il cattivo-che-non-solo-non-diventa-buono-ma-diventa-sempre-più-sadico, l'-imbranato-che-vorrebbe-fare-l'-eroe ecc.

Giusto per la precisione :)
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Emmetikappa
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Re: Lost in Manga #1 - topic ufficiale

Messaggio da Emmetikappa »

Capisco che siamo entrambi di parte.
Ad ogni modo, potrei confutarti anch'io le tue teorie sui manga. Ci sono manga dalla trama davvero contorta e dai personaggi ricchi e complessi psicologicamente. Ci sono capolavori come Mars di Fuyumi Souryo o Please save my Earth di Saki Hiwatari in cui sei alla continua esplorazione del personaggio. Numero dopo numero, scopri aspetti sempre nuovi su quel personaggio tanto da renderti conto di non averlo mai capito veramente fino a quel momento.
Ci sono manga dove osservi l'evoluzione del personaggio, come cresce e cambia idea, opinione: senza andare troppo lontano potrei citarti un Naruto ad es.
oppure anche Nodame Cantabile che ho citato nello speciale: i personaggi crescono, cambiano e si evolvono insieme.
Io, personalmente, leggendo fumetti Marvel o Bonelli non ho mai provato queste sensazioni. Poi, ovviamente, sono punti di vista. ;)
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Caporale Jonlan
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Re: Lost in Manga #1 - topic ufficiale

Messaggio da Caporale Jonlan »

Mah guarda, io non mi sento tanto di parte perché nel mio piccolo anch'io mi son letto i miei classici come Osamu Tezuka, Kia Asamiya, Jiro Taniguchi o Kazuo Koike. Piuttosto non so se tu, per restare in ambito Marvel dato che ne hai esperienza, abbia mai letto le storie dello Stan Lee dei tempi d'oro, di quando ne faceva passare di cotte e di crude al povero Peter Parker, o a Thor diviso tra la sua natura divina e il suo stare in mezzo agli umani. Oppure il Devil di Frank Miller, o gli X-Men e in particolare il Wolverine di Chris Claremont, o i Fantastici Quattro e gli Alpha Flight di John Byrne. O ancora, il Punisher di Mike Baron, l'antieroe per eccellenza... e gli esempi potrebbero continuare. Di situazioni moralmente ambigue, con personaggi via via sempre più lacerati interiormente e contesti dove è difficile distinguere il bene dal male,ve ne trovi a iosa.

Sui fumetti Bonelli ti dò ragione perché non li digerisco proprio, con qualche eccezione: Ken Parker, per esempio, è l'antitesi del pistolero senza macchia e senza paura alla Tex Willer (che personalmente trovo di una supponenza insopportabile).

Inoltre se ti piace questo tipo di narrazione, vorrei suggerirti di estendere i tuoi interessi ad autori come Hugo Pratt, Enki Bilal, Will Eisner, Hector Oesterheld, Enrique Breccia, José Antonio Muñoz, Alan Moore, Neil Gaiman, Brian Talbot, Kyle Baker, Jamie Delano, Roberto "Magnus" Raviola... avrai "pane per i tuoi denti" :contento:
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Emmetikappa
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Re: Lost in Manga #1 - topic ufficiale

Messaggio da Emmetikappa »

Sì, sono cosciente dei drammi interiori di Peter Parker, dei fantastici 4 e degli X-men, però a mio avviso non valgono quelli dei personaggi manga che personalmente riesco a "vivere" di più e mi danno più emozioni. Poi, ripeto, sono punti di vista. Ti ringrazio per i consigli, arricchirò le mie conoscenze sui "non manga" attraverso di essi.
Al tempo stesso ti direi, comunque, di provare anche altri autori manga... Naturalmente, leggendo il fumetto dall'inizio alla fine, visto che l'evoluzione del personaggio non può essere visibile dal primo numero ed un personaggio apparentemente stereotipato può nascondere segreti impensabili.
Fuyumi Souryo, ad esempio, è una mangaka che stimo molto, non solo per Mars ma anche per Cesare (fumetto su Cesare Borgia, ben documentato storicamente, oltretutto). Hinako Ashihara (che ho citato nell'articolo) è molto in gamba ugualmente. "Piece" è una rivelazione continua.
"Proteggi la mia terra" di Saki Hiwatari è senza dubbio uno dei manga più belli che abbia mai letto, anche se ormai è difficilissimo da reperire.
Un'altra autrice molto interessante è Natsuki Takaya, autrice di Fruits Basket e il Canto delle Stelle. Sono tutti shoujo (è ovvio che essendo una ragazza personalmente preferisco queste letture) ma nonostante questo, sono ben apprezzati anche dal genere maschile.
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Sabu-chan
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Re: Lost in Manga #1 - topic ufficiale

Messaggio da Sabu-chan »

Anche io sinceramente avrei qualcosa da dire a proposito dell'affermazione di cui sopra, e sono di parte, super partes. Manga partes, per dirla tutta, ma ho anche un ampio repertorio americano alle mie spalle e/o nella mia collezione.
Ok, buona parte dei manga si incentra su molto disegno/pochi balloons. Ok, buona parte dei manga presente uno scenario vasto e talvolta complicato, ottime prospettive, molti dettagli, talvolta anche troppi e confusionari. Aspettate un minuto: ho detto "buona parte". E credo si possa dire lo stesso dei fumetti occidentali, forse prima dell'avvento della computer graphic il b/n era fin troppo... troppo, mentre i manga (tralasciando i primissimi) hanno sempre riportato ottime sfumature di retino e fondali vari.
Apparte questo aspetto, guardiamo Fate Stay Night: si, certo, qualche fondale lo si trova. Volendo, potendo, obbligando. A mio parere ci sono più primi piani, più "umano" che fondo e balloons sproporzionati. Citando invece un esempio contrario vi lascio Zetman (la serie nuova e non il volume unico) di Masakatsu Katsura dove è quasi maniacale la ricerca del dettaglio e del fondo, dell'ombra perfetta e del dialogo approfondito. Leggasi molto disegno, molto dialogo e non troppi ballons.
Mettiamo in un angolino tutto ciò e concentriamoci sul fattore emotivo: a mio avviso il disegno giapponese tende ad enfatizzare se non esagerare le emozioni, proprio per come è fatto il disegno stesso. Il fumetto occident-americano è decisamente più anatomicamente corretto, vedere una donna che piange in Dylan Dog non mi suscita la stessa "emozione" che potrei avere con una ragazzina manga dagli occhioni grandi e dalle mille lacrime, con altrettanta alterazione del volto trafitto dal dolore. E' una possibile spiegazione, ciò non toglie che se la storia piace anche un fumetto americano può rivelare gli stessi sintomi che un faccino deformed. Attenzione: termine usato per dare una spiegazione blanda, il deformed vero e proprio è tutt'altra cosa.
Mmmh. Detto ciò, nulla da togliere all'articolo, anzi! E' una gioia per gli occhi (non per le tasche) ma analizzando più psicologicamente certe affermazioni viene da soffermarcisi un attimino. Mica tricche e ballacche!
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Emmetikappa
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Re: Lost in Manga #1 - topic ufficiale

Messaggio da Emmetikappa »

Sabu-chan ha scritto:Il fumetto occident-americano è decisamente più anatomicamente corretto, vedere una donna che piange in Dylan Dog non mi suscita la stessa "emozione" che potrei avere con una ragazzina manga dagli occhioni grandi e dalle mille lacrime, con altrettanta alterazione del volto trafitto dal dolore. E' una possibile spiegazione, ciò non toglie che se la storia piace anche un fumetto americano può rivelare gli stessi sintomi che un faccino deformed. Attenzione: termine usato per dare una spiegazione blanda, il deformed vero e proprio è tutt'altra cosa.
Mmmh. Detto ciò, nulla da togliere all'articolo, anzi! E' una gioia per gli occhi (non per le tasche) ma analizzando più psicologicamente certe affermazioni viene da soffermarcisi un attimino. Mica tricche e ballacche!
Sono d'accordo con ciò che hai scritto. Probabilmente il disegno enfatizza le emozioni, ma non credo che derivino unicamente da quello. Credo dipenda dallo scopo principale del fumetto (parlando in generale). Ci sono fumetti creati solo per divertire, altri per dare emozioni, insegnare qualcosa (es. fumetti storici), altri per mostrare la bravura del disegnatore o dello sceneggiatore, ecc...
Una buona parte di manga (shoujo in primis) hanno come scopo primario quello di suscitare emozioni nei lettori.
Poi, ovviamente, le sensazioni suscitate sono sempre qualcosa di soggettivo.
Le emozioni provate leggendo un fumetto Marvel variano da persona a persona. Idem leggendo un manga. Una persona può emozionarsi più di un'altra, ma ciò non significa che entrambe non possano avere ragione.
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Re: Serie "Lost in Manga" - topic ufficiale

Messaggio da Nube »

per "sintetizzare" il concetto credo che in quanto a "pippe mentali" i giapponesi siano veramente oltre.. :-D ho letto per diverso tempo, quando avevo all'incirca 15 anni, diversi fumetti americani della marvel come captain america, Hulk e Iron Man, mentre della DC ho letto gli X-Men e sinceramente non ricordo estremi conflitti interiori.. La cosa veramente estrema dei manga é che anche in banali situazioni sentimentali cominciano con ragionamenti assurdi che, sinceramente, alle volte ti chiedi che senso abbia per situazioni appunto banali..
ciukino
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Re: Serie "Lost in Manga" - topic ufficiale

Messaggio da ciukino »

Bel topic, e bene sapersi che c'è un angolo dedicato ai Manga :D
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BoZ
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Messaggio da BoZ »

Purtroppo il nostro spazio Manga, dopo una lunga agonia, è giunto al termine già da parecchi mesi :cry: Ricorderemo Martokkia e il suo team con affetto: il loro lavoro è stato eccezionale e mosso da un entusiasmo e una passione invidiabili. Purtroppo le recensioni dei manga pubblicate non sono più raggiungibili direttamente dalla homepage, ma sopravvivono sui nostri database e sono sempre raggiungibili tramite il nostro motore di ricerca (dalle recensioni si può accedere anche alla "manga page"). Dato comunque che sono una persona ottimista dico: un domani il nostro angolo Manga potrebbe tornare. Perchè no :occhiolino2:
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